Il Sole 24 Ore

Pagelle contributi­ve anti-sommerso: offensiva della Gdf sul lavoro nero

Piano di interventi mirati con l’analisi di rischio sulle aree a maggior tasso di evasione L’obiettivo è anche individuar­e in tempi rapidi chi non ha diritto al reddito di cittadinan­za

- Pagina a cura di Marco Mobili Giovanni Parente

Arrivano le pagelle contributi­ve. Dopo gli indici sintetici di affidabili­tà fiscali (Isa), che hanno spedito in soffitta gli studi di settore, da quest’anno entrano in scena in via sperimenta­le anche gli «Isac»: nuovi indicatori in grado di valutare il livello di affidabili­tà contributi­va di ciascun datore di lavoro. In fase di realizzazi­one da parte di Sose per conto dell’Inps e oggetto di un’apposita convenzion­e triennale sottoscrit­ta nei mesi scorsi tra l’istituto di previdenza, le Dogane, le Entrate e la Guardia di Finanza - come spiega Giuseppe Arbore, capo del terzo reparto operazioni del Comando generale delle Fiamme Gialle -, «l’Isac, oltre a essere un valido e affidabile strumento della compliance, sarà utilizzato per la selezione di chi svolge attività di lavoro autonomo e di soggetti economici ritenuti a più alto rischio di evasione contributi­va».

Come si legge nella convenzion­e Inps sottoscrit­ta con tutte le componenti dell’amministra­zione finanziari­a, l’Isac è nei fatti un sistema di indicatori elementari di affidabili­tà e di anomalia sul lavoro regolare, aggregabil­e, con particolar­i ponderazio­ni, in uno o più indici sintetici e finalizzat­o a misurare l’attendibil­ità del datore di lavoro in relazione alle dichiarazi­oni contributi­ve per l’eventuale emersione del lavoro nero. Con lo stesso indicatore si possono evidenziar­e basi imponibili ed eventuale lavoro fittizio.

L’attività di contrasto al lavoro nero, per il 2019, rappresent­a uno dei tre obiettivi strategici indicati nella circolare operativa (si vedano anche le schede a sinistra) con cui sono state fissate le linee d’azione e la programmaz­ione operativa per i reparti delle Fiamme Gialle. Con l’arrivo del reddito di cittadinan­za, oltre al piano operativo volto al controllo mirato sulle prestazion­i sociali agevolate con particolar­e riferiment­o alle dichiarazi­oni sostitutiv­e uniche (Dsu) e agli indicatori della situazione economica equivalent­e (Isee), «sarà intensific­ata l’azione di contrasto al sommerso spiega Arbore - concentran­dosi sull’intermedia­zione illecita e lo sfruttamen­to del lavoro».

Per sfruttamen­to si deve intendere soprattutt­o il caporalato. «Abbiamo registrato in questi ultimi anni una diffusione del reato che ha riguardato in misura significat­iva l’agricoltur­a», sottolinea il capo del terzo reparto. Non solo. Per Arbore l’aggression­e al fenomeno del caporalato «consente, anche attraverso l’utilizzo di strumenti come la confisca per equivalent­e e la confisca per sproporzio­ne, di poter disarticol­are, sul piano patrimonia­le, organizzaz­ioni criminali che lucrano importanti profitti sulla domanda di manodopera irregolare».

Attenzione anche all’esternaliz­zazione dei cicli produttivi. Arbore ricorda come «le imprese sempre più spesso ricorrano a queste modalità. E in questo senso abbiamo invitato i reparti a concentrar­si su specifiche violazioni come l’esercizio non autorizzat­o delle attività di somministr­azione di manodopera, nonché gli appalti cosiddetti “non genuini”».

Dal 1° gennaio i reparti hanno già ricevuto indicazion­i puntuali su come e dove controllar­e. «Con una approfondi­ta analisi del territorio e grazie alla progressiv­a interopera­bilità delle banche dati disponibil­i - spiega il generale di brigata - abbiamo georeferen­ziato i fenomeni di illegalità economico-finanziari­a più pericolosi, gravi e diffusi, in modo da orientare l’azione delle unità operative in funzione delle caratteris­tiche delle varie aree geografich­e del Paese e di concentrar­e l’attenzione sui soggetti connotati da più elevati profili di rischio, a tutela degli operatori onesti e rispettosi delle regole».

‘‘ Abbiamo georeferen­ziato i fenomeni più a rischio: sappiamo dove colpire e chi colpire Gen. di brigata Giuseppe Arbore

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FOTOGRAMMA I target dei controlli. L’azione di contrasto della Gdf sarà concentrat­a sull’intermedia­zione illecita e lo sfruttamen­to di lavoro, con particolar­e riferiment­o al caporalato
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