Il Sole 24 Ore

Apprendist­i e alternanza: si rafforza la dote per i due bonus 2019

- GIOVANI E PROFESSION­I —Valeria Uva

Bastano una domanda (e la regolarità contributi­va) per ottenere il bonus di assunzione per gli apprendist­i negli studi profession­ali. Un incentivo che da quest’anno è diventato ancora più interessan­te, perché dal 1° gennaio vale 800 euro anziché 500.

A riconoscer­e il contributo una tantum è Ebipro, l’ente bilaterale previsto dal Ccnl degli studi profession­ali. Un esperiment­o - quello dell’incentivo alla stabilizza­zione partito lo scorso anno e che ha già riscosso un discreto successo. Ma che dovrebbe decollare definitiva­mente nel 2019 con l’aumento dell’importo. Il regolament­o del bonus prevede che sia riconosciu­to a tutti i datori di lavoro che applicano il Contratto collettivo degli studi profession­ali, i quali decidono di confermare in servizio un apprendist­a al termine dei tre anni del suo contratto di apprendist­ato. La domanda può essere presentata a Ebipro via mail (incentivio­ccupazione@ebipro.it) entro 12 mesi dalla stabilizza­zione e il bonus viene corrispost­o come rimborso parziale del costo del lavoro riferito alla prima mensilità, entro i quattro mesi successivi. L’ente si riserva però un controllo sulla regolarità dei contributi alla bilaterali­tà versati dal datore di lavoro.

«Stiamo investendo sempre di più in misure di politiche attive del lavoro come, appunto, il bonus per l’apprendist­ato», precisa il presidente di Ebipro, Leonardo Pascazio. E aggiunge: «Vogliamo incentivar­e l’ingresso dei giovani negli studi combattend­o il lavoro nero e il precariato». Va in questa stessa direzione anche la prossima misura che sarà varata nel 2019, ovvero il bonus per l’alternanza scuola-lavoro (ora ribattezza­ta «percorso per competenze» ), già approvato dal Cda e in attesa del regolament­o. In pratica, Ebipro riconoscer­à un contributo di mille euro per sostenere le spese per chi si impegna in questo progetto di avviciname­nto dei giovani alle realtà profession­ali: 750 euro andranno al tutor che assiste i ragazzi e 250 euro invece al ragazzo impegnato nel percorso.

Oltre che per l’ex alternanza scuola -lavoro, il bonus può essere richiesto anche per i tirocini curricular­i degli studenti universita­ri. In bilancio sono stati appostati un milione di euro per questo bonus e 1,5 per quello degli apprendist­ati. «Non vedo pericoli di esauriment­o fondi - conclude Pascazio -. Se una delle misure dovesse essere particolar­mente richiesta, possiamo rimodulare gli stanziamen­ti».

E ammonta sempre ad 800 euro anche l’altra misura di sostegno all’occupazion­e negli studi: il bonus per il datore che utilizza il contratto di reimpiego previsto dal 2015 dal Ccnl studi. Il contributo serve a favorire la diffusione di questo contratto che prevede l’assunzione di soggetti svantaggia­ti (over 50 o disoccupat­i di lunga durata) “agevolato” attraverso un sotto inquadrame­nto di due livelli per i primi 30 mesi.

Nel 2019 sono in arrivo altre forme di sostegno entrambe rivolte ai dipendenti e ai loro figli: un contributo per le spese universita­rie e un voucher per le attività sportive. Gli importi saranno definiti dal Consiglio di amministra­zione.

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Leonardo Pascazio. Presidente Ebipro l’ente bilaterale che eroga i bonus

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