CasaClima allarga il raggio d’azione e certifica anche gli edifici in acciaio
Il bollino obbligatorio in Alto Adige che punta sull’isolamento dell’involucro diversifica i protocolli e si espande fuori dai confini regionali. Fiera Klimahouse dal 23 gennaio
CasaClima guarda al mercato dell’edilizia prefabbricata in acciaio. Sarà presentata a Bolzano – nella 14esima edizione di Klimahouse, dal 23 al 26 gennaio – la prima casa in Italia con sistema Cfs (che utilizza profili formati a freddo) e certificazione CasaClima Gold. L’edificio di 270 mq è in costruzione a Canneto Sopra (Piacenza): coniuga alti standard di efficienza energetica e di sicurezza antisismica (sarà, tra l’altro, la prima abitazione al mondo a essere dotata di un sistema di monitoraggio dei terremoti). È costruita da Idea Building e per la parte impiantistica usa il sistema Mydatec Air4one che integra la ventilazione degli ambienti, il filtraggio dell’aria, la climatizzazione e l’acqua calda sanitaria. Tutto associato a un impianto geotermico.
L’immobile – che consumerà meno di 4-5 kWh per metro quadro l’anno contro gli oltre 160 di un edificio in Classe G e i 40-50 di uno in Classe A – incarna bene i principi della certificazione CasaClima, standard obbligatorio in Alto Adige (sostituisce l’Ape nazionale) e protocollo di sostenibilità volontario altrove. Il sistema è nato nel 2002 ed è governato dall’Agenzia CasaClima di Bolzano, ente strumentale della Provincia con sede nel parco tecnologico Noi Techpark. Accanto al protocollo originario – che suddivide gli immobili in classi (da B a Gold) e funziona sia per le nuove costruzioni che per la ristrutturazione dell’esistente – sono stati sviluppati altri sistemi di validazione, incentrati sul monitoraggio di aspetti più specifici (il CasaClima Nature prende in esame l’ecocompatibilità complessiva del fabbricato) o studiati ad hoc per diverse categorie di fabbricati (CasaClima Hotel, School, Wine, Work&Life). Ogni sigillo (con tanto di targa visibile da apporre alla struttura) viene rilasciato dall’Agenzia CasaClima. Il percorso inizia dal progetto: l’Agenzia (o uno dei suoi partner sul territorio) riceve la richiesta e avvia la pratica per verificare che questo sia conforme alla direttiva tecnica; nomina un auditore (professionista formato e indipendente rispetto a committenti e progettista della casa) con il compito di eseguire i sopralluoghi in fase di cantiere e le verifiche finali; se l’iter è conforme, rilascia il certificato.
Dal 2002 sono oltre 9mila le case certificate in Italia: i dati complessivi del 2018 non sono ancora disponibili (saranno comunicati in Fiera), ma, assicurano da Bolzano, il trend è in crescita. Dopo il lieve calo di bollini nel 2015 e 2016, nel 2017 si è toccato il record di 928 certificazioni per nuove costruzioni, con una predominanza di Classe A e un calo evidente della Classe B, meno performante. Per un fatturato che per la prima volta ha superato i 4 milioni di euro. Le case history crescono nel Paese – al di fuori dell’Alto Adige ogni hanno vengono certificati tra i 15o ai 200 edifici – anche al Sud, in particolare in Puglia e Sicilia. Si ampliano anche le tecnologie: non solo cemento e legno, ma, anche acciaio. Cresce l’applicazione anche fuori dal residenziale unifamiliare, a vantaggio di scuole, condomini e uffici produttivi. Non a caso, gli “enertour” (visite in cantiere organizzate in occasione di Klimahouse, iniziativa promossa dall’ente fieristico anche se da sempre legata al brand CasaClima) vedono protagonisti anche edifici pluripiano, come l’AndreaHaus di Merano, immobile plurifamiliare con 18 unità in cantiere, progettato per assicurare massimo comfort acustico anche se ubicato in una via ad alta intensità di traffico. O la nuova palestra di arrampicata di Brunico, la cui struttura portante dell’involucro monolitico e di design è un calcestruzzo “bocciardato” (questo il nome della lavorazione), composto da inerti naturali locali di origine calcarea e senza giunti. Ancora, l’”autarchico” residence aziendale Bio-Elektrik di San Genesio, realizzato da Holzius e progettato dagli architetti e proprietari Christine Pfeifer e Norbert Dallas, certificato Gold, costruito in legno lunare (cioè di alberi abbattuti durante la fase di luna calante per aumentare durevolezza e resistenza).
Compito dell’Agenzia è anche fare formazione. Gli strumenti sono differenti. Attraverso un’ampia offerta di corsi per tutti gli attori del settore edilizio, a partire dai cosiddetti consulenti (progettisti formati per sviluppare case secondo lo standard promosso da Bolzano); con un lavoro di validazione dei singoli prodotti, per aiutare il mercato a orientarsi nella scelta; attraverso la collaborazione con la Fiera e la co-organizzazione del Congresso Internazionale, a cui quest’anno sono attesi il fondatore di Turntoo e Rau Architects (due delle prime aziende dedicate all’economia circolare in Olanda), Gideon Maasland dello studio olandese Mvrdv (fra i responsabili dell'Amsterdam Valley, un progetto rivoluzionario dal punto di vista urbanistico, sociale, urbanistico e ambientale) e Amanda Sturgeon (fondatrice e forza trainante del Biophilic Design).
Sono oltre 9mila gli attestati rilasciati dal 2002: spazio anche a uffici, hotel e cantine vinicole