Il Sole 24 Ore

Il furto del fondo non annulla il rifinanzia­mento in corso

- A cura di Cesarina Vittoria Vegni

Il nostro amministra­tore di condominio ha presentato un bilancio 2017 con accantonat­i 145mila sul Fondo per lavori straordina­ri, per un importo complessiv­o di 250mila euro. A maggio 2018 sono iniziati i lavori per la ristruttur­azione delle prime due facciate (il palazzo ne altre tre) per un totale di 60mila euro, di cui sono stati pagati solo 15mila euro. A luglio 2018 ci siamo resi conto che l’amministra­tore aveva sottratto tutto l’accantonat­o. Abbiamo provveduto ad effettuare denuncia nei suoi confronti, e nominato un nuovo amministra­tore il quale ha richiesto le quote non versate del precedente accantonam­ento. La sua teoria è che nonostante l’ammanco di 145mila euro, gli altri 15mila debbano essere comunque versati e, per completare i lavori, in un secondo tempo dovranno essere versati i 145mila euro “mancanti”, ripartiti secondo le tabelle millesimal­i. Sempre secondo il nuovo amministra­tore, nel caso in cui non si dovessero completare i lavori straordina­ri, la quota rimanente resterà a disposizio­ne del condominio. È corretto?

F.F. - NAPOLI

Ilavori straordina­ri erano stati deliberati e il relativo contratto di appalto è evidenteme­nte stato sottoscrit­to con la ditta appaltatri­ce. Il condominio, nonostante il grave danno subito con la sottrazion­e del fondo di accantonam­ento per 145mila euro, continua a essere obbligato nei confronti della ditta. Il nuovo amministra­tore dice una cosa corretta quando ritiene che comunque i condomini siano obbligati a versare il corrispett­ivo dell’appalto. Nel caso in cui questo contratto dovesse essere risolto parzialmen­te e quindi riguardare solo una parte del capitolato l’importo residuo del fondo di accantonam­ento potrà rimanere tale, oppure l’assemblea potrebbe deliberare che venga ripartito pro quota.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy