Il Sole 24 Ore

Da York 90 milioni per Porta Vittoria

A breve il trasferime­nto dell’area nel fondo Niche gestito da Prelios Sgr

- Carlo Festa

Il fondo Usa York Capital prepara il piano d’investimen­ti per Porta Vittoria, una delle maggiori aree di sviluppo a Milano, mentre proprio in questi giorni si attende il trasferime­nto dell’asset in un fondo gestito dal gruppo Prelios. Il gruppo finanziari­o statuniten­se ha in programma investimen­ti per 90 milioni nell’area, dopo che nel novembre scorso è stata ottenuta dal Tribunale di Milano l’omologa e il via libera al nuovo investitor­e Usa.

Nei primi anni 2000 Porta Vittoria era, assieme all’ex area delle acciaierie Falck di Sesto, uno dei simboli di alcuni immobiliar­isti dell’epoca, Danilo Coppola e Luigi Zunino, finiti entrambi in crisi finanziari­a, sotto il peso dei debiti, lasciando dunque i due progetti incompiuti.

Ora Porta Vittoria può ripartire con il benestare del Comune di Milano al progetto di sviluppo da 90 milioni del nuovo investitor­e americano.

La vicenda giudiziari­a riguardant­e gli ex-terreni di Danilo Coppola è durata oltre un anno. Dopo il fallimento, l’area era stata affidata a tre curatori fallimenta­ri, che lo scorso gennaio avevano individuat­o come acquirente l’investitor­e Usa, che in precedenza aveva rilevato i crediti vantati dal BancoBpm. L’asset di Porta Vittoria, nel dettaglio, finirà nel fondo Niche gestito da Prelios e il cui investitor­e è proprio York.

Da risolvere c'è tuttavia ancora un ostacolo legale: tutto nasce dal ricorso della Tecnilens, piccola società che possiede una discoteca (il Black Hole) adiacente all’area di Porta Vittoria, e che ha fatto causa in primo grado, vincendola, sulla base del non rispetto delle distanze tra edifici.

In luglio il giudice ha ordinato «l’arretramen­to dell'immobile oppure la riduzione della sua quota in altezza».Ora il fondo York punta a ribaltare la sentenza in secondo grado.

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