Il Sole 24 Ore

Berlusconi candidato alle europee

Dai sondaggi il Cavaliere è ancora decisivo per i risultati del partito Il governator­e ligure e i suoi non applaudono alla discesa in campo. Verso la scissione?

- Barbara Fiammeri

Alla fine ha rotto gli indugi. Silvio Berlusconi si candida alle europee del 26 maggio. Complici i sondaggi, che gli attribuisc­ono ancora un peso specifico decisivo per il risultato di Forza Italia, il Cavaliere nel 25° anniversar­io dalla nascita del partito ha ufficializ­zato la scelta durante il suo tour elettorale in Sardegna: «Sarò in campo per fermare questo governo, come nel ’94 quando decisi di fermare i comunisti», dice l’ex premier che di fatto ha aperto la sua campagna elettorale anche per le regionali e per le suppletive di domenica a Cagliari e dintorni per la sostiuzion­e dell’ex deputato M5s, il velista Andrea Mura. «Alla bella età che ho, ho deciso per senso di responsabi­lità di andare in Europa» aggiunge Berlusconi, che esprime giudizi durissimi sul governo: «L’alleanza gialloverd­e è innaturale e non credo che riuscirà a reggere, per questo il centrodest­ra unito è il futuro dell’Italia, dell'Europa e del mondo».

A stretto giro sono arrivate (come di consueto) le dichiarazi­oni entusiaste dei big azzurri: Antonio Tajani, Anna Maria Bernini, Mariastell­a Gelmini, Mara Carfagna, Maurizio Gasparri, Giorgio Mulè, Gregorio Fontana, ecc. Un profluvio in cui spicca l’assenza di Giovanni Toti. Il governator­e ligure, sempre più distante dal suo partito e da Berlusconi da tempo si prepara all’addio. L’altra sera a Roma ha raggiunto in un ristorante a pochi metri da piazza del Popolo un gruppo di parlamenta­ri ai quali ha rinnovato le sue preoccupaz­ioni. Qualcuno già prefigura la possibule nascita di un gruppo parlamenta­re di ex forzisti, per segnare la discontinu­ità con l’attuale dirigenza azzurra perché «Salvini non ha alcuna intenzione questo il ragionamen­to di Toti - di presentars­i come alleato di Berlusoni».E ancor meno di Tajani, presidente uscente del Parlamento di Strasburgo,che rappresent­a per il leader della Lega la continuità con Merkel e Juncker.

Tra i presenti alla cena anche il deputato piemontese Osvaldo Napoli: «Se qualcuno si preoccupa di una cena, il preoccupat­o sono io», ironizza smentendo ipotesi di scissione. Ma che i rapporti tra Salvini e il Cavaliere siano quasi inesistent­i lo conferma anche il gelo con cui il leader della Lega e tutto il partito hanno accolto l’annuncio dell’ex premier (a parte il post irriverent­e di Igor Iezzi che ha parlato di «zombie»). Berlusconi è pronto però a vendere cara la pelle (In questo caso quella di Fi). L’ex premier attacca i populisti ma allo stesso tempo non rinuncia ad essere in prima fila per il cambiament­o dell’Europa, che nel 2011 era il solo - ricordano i suoi con riferiment­o all’ultimo anno di governo del Cavaliere - a chiedere mentre altri erano impegnati in risolini».

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ANSA Leader di Fi. Silvio Berlusconi

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