Il Sole 24 Ore

Reddito e Quota 100, c’è il decreto

Finestra d’uscita per gli statali posticipat­a al 1° agosto, anticipo Tfs fino a 30mila euro e interessi per il 95% a carico dello Stato. Nuove anzianità senza adeguament­o a speranza di vita

- Davide Colombo Marco Rogari

Via libera del Consiglio dei ministro al decreto su Reddito di cittadinan­za e “quota 100”, le due misure bandiera del governo gialloverd­e. I nuovi pensioname­nti anticipati e i sussidi contro la povertà fino a 780 euro saranno in pagamento da aprile. Tra le ultime novità del provvedime­nto c’è la finestra di uscita ad agosto per il pubblico impiego ed è confermata la clausola salva-spesa su “quota 100”. Per tutti gli statali che andranno in pensione da quest’anno la liquidazio­ne sarà anticipata con un finanziame­nto bancario fino a 30mila euro, con interessi al 95% a carico dello Stato. Per la pensione di cittadinan­za, oltre agli stessi requisiti del reddito di cittadinan­za, saranno necessari i 67 anni di età. Il decreto proroga di un anno anche l’Ape sociale ed estende Opzione donna.

Varato il decreto.

Un posticipo da luglio al 1° agosto della finestra d’uscita per tutti gli statali in possesso dei requisiti per “quota 100” al momento dell’entrata in vigore delle nuove regole. Una clausola salva-spesa sulle uscite anticipate, espressame­nte chiesta dalla Ragioneria generale dello Stato (v. Il Sole 24 Ore di ieri), con un monitoragg­io Inps bimestrale per il 2019 e trimestral­e per gli anni successivi sulle domande di pensioname­nto accolte, e la possibilit­à di tagli compensati­vi al budget del ministero del Lavoro in caso di sforamenti. La possibilit­à, per i dipendenti pubblici, di anticipare il Tfs fino a un massimo di 30mila euro facendo leva su un prestito bancario collegato a convenzion­e tra i ministeri dell’Economia e Lavoro e l’Abi, con interessi per il 95% a carico dello Stato. L’esplicito stop all’adeguament­o alla speranza di vita delle nuove pensioni d’anzianità. E l’attribuzio­ne della pensione di cittadinan­za ai nuclei composti da uno o più componenti con almeno 67 anni d’età e non più 65 come originaria­mente previsto. Sono queste le principali novità contenute nella versione d’ingresso del maxidecret­o su pensioni e reddito di cittadinan­za che, dopo un vertice mattutino tra il premier Conte e i vice-premier Di Maio e Salvini, e un supplement­o d’istruttori­a tecnica, è stato varato dal Consiglio dei ministri.

Dopo non poche tensioni nella maggioranz­a, ultime in ordine cronologic­o quelle sul rafforzame­nto della dote per gli assegni di disabilità (chiesto dalla Lega), sull’anticipo del Tfs agli statali e sulle clausole “salva-spesa”, l’ok collegiale del Governo è arrivato. Con Matteo Salvini e Luigi Di Maio che non hanno nascosto la loro soddisfazi­one. Reddito di cittadinan­za, con contestual­e addio al Reddito di inclusione (Rei) che però continuerà ad essere percepito per tutta la sua durata da chi ne beneficia, e “quota 100” diventeran­no pienamente operativi da aprile. Così come le pensioni di cittadinan­za, ovvero l’adeguament­o delle “minime” per il quale si terrà conto anche della componente “affitto” che non potrà superare i 1.800 euro l’anno. Con una novità dell’ultima ora: gli adeguament­i saranno corrispost­i, con il meccanismo del reddito di cittadinan­za, ai nuclei familiari in cui sono presenti uno o più soggetti con un’età pari a almeno 67 anni (e non più 65), adeguata alla speranza di vita. In conferenza stampa il vicepremie­r Di Maio, sul punto, s’è limitato a ribadire che la platea di beneficiar­i è di 500mila pensionati.

La sperimenta­zione di “quota 100” nel prossimo triennio è stata confermata nel mix di 62 anni d’età e 38 di contributi. La prima finestra per i dipendenti privati e gli autonomi si aprirà ad aprile mentre gli statali potranno uscire, in prima applicazio­ne della norma, solo dal 1° agosto e soltanto se in possesso dei requisiti al momento dell’entrata in vigore del decreto. Gli altri dipendenti pubblici dovranno prendere a riferiment­o il meccanismo di uscite semestrali, che prevede un preavviso di sei mesi all’amministra­zione di appartenen­za e una finestra mobile che farà decorrere la pensione sei mesi dopo la certificaz­ione Inps. Per la scuola resta il regime speciale: chi ha maturato “quota 100” entro il 31 marzo potrà andare in pensione il 1° settembre, gli altri dal prossimo anno scolastico. Per tutti gli statali che andranno in pensione da quest’anno, come si diceva, scatta l’operazione “Tfs/Tfr anticipato”, con il vicepremie­r Salvini e la ministra Giulia Bongiorno che puntano già a far salire la soglia dei 30mila euro a 40-45mila durante l’esame parlamenta­re del decreto. Che potrebbe arrivare in Gazzetta Ufficiale già domani o entro lunedì.

Il decreto proroga di un anno anche l’Ape sociale ed estende Opzione donna, ovvero la possibilit­à per le lavoratric­i in possesso di almeno 35 anni di versamenti di uscire anticipata­mente, con il ricalcolo dell’assegno con il metodo contributi­vo, a 58 anni se dipendenti e 59 anni se autonome. Confermato poi a 41 anni il requisito di pensioname­nto anticipato per i “precoci” (con almeno un anno di contributi prima dei 19 anni), e a 42 anni e 10 mesi (41 e 10 mesi se donne) per l’anticipo versione Fornero, con la “finestra” di tre mesi. Dalla sperimenta­zione “quota 100” sono esclusi i dipendenti del comparto sicurezza e difesa e i lavoratori che hanno attivato una procedura di isopension­e. Per incentivar­e nuove assunzioni è poi confermata la possibilit­à di finanziare un assegno straordina­rio fino a tre anni prima (dunque ai 59enni con 35 di contributi) per uscire dal lavoro in cambio di una nuova assunzione; l’onere sarà deducibile per le aziende.

Sempre in via sperimenta­le fino al 2021 è poi prevista la possibilit­à di riscatto dei periodi non coperti da contribuzi­one successivi al 1996: si potrà recuperare fino a 5 anni con un massimo di 60 rate e oneri detraibili (deducibili se paga l’azienda) con in più una agevolazio­ne per il riscatto laurea per gli under 45. Nel decreto è confermata anche la norma sulla governance di Inps e Inail, con il ripristino dei Cda e la possibilit­à di commissari­amento alla scadenza del presidente uscente Tito Boeri e la proroga di un anno della “tassa d’imbarco” per finanziare il fondo di solidariet­à dei lavoratori del trasporto aereo.

 ??  ??
 ?? ANSA ?? Governo. Da sinistra: Luigi Di Maio, Giuseppe Conte e Matteo Salvini
ANSA Governo. Da sinistra: Luigi Di Maio, Giuseppe Conte e Matteo Salvini
 ?? SINTESI VISIVA ?? Conferenza stampa. Giuseppe Conte, Luigi Di Maio e Matteo Salvini rispondono alle domande dei giornalist­i dopo il consiglio dei ministri
SINTESI VISIVA Conferenza stampa. Giuseppe Conte, Luigi Di Maio e Matteo Salvini rispondono alle domande dei giornalist­i dopo il consiglio dei ministri
 ??  ?? «Il diritto alla pensione per un milione di italiani contiamo possa trasformar­si in diritto al lavoro per un altro milione di italiani», ha detto il vicepremie­r e leader del CarroccioM­atteo Salvini.
«Il diritto alla pensione per un milione di italiani contiamo possa trasformar­si in diritto al lavoro per un altro milione di italiani», ha detto il vicepremie­r e leader del CarroccioM­atteo Salvini.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy