L’industria italiana nella Grande Guerra
L’industria italiana protagonista negli anni difficili della Prima Guerra mondiale. Sono state 200 le aziende ausiliarie dell’impegno bellico, comprese le più piccole e i laboratori. «L’Italia comincia a muovere i primi passi di un percorso che la porterà a diventare la seconda potenza industriale d’Europa», ha detto il presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, concludendo la presentazione del libro fotogratico “Industriarsi per vincere. Le imprese e la Grande Guerra”. «L’industria italiana si è trasformata molto in quegli anni, si è spinto su ricerca e innovazione, il mondo produttivo è riuscito a dare un grande contributo. Ci sono storie che cuciono il paese e danno il senso dell’unità dell’Italia», ha commentato Carlo Robiglio, presidente della Piccola industria di Confindustria, che ha pubblicato il volume con la casa editrice di cui è presidente, Interlinea (uscito il 4 novembre 2018, per i 100 anni della Grande Guerra). Le fotografie arrivano dai musei e dagli archivi di tante imprese. «Durante la Grande Guerra l’Italia si compatta - ha detto Boccia - anche oggi le forze sociali e politiche dovrebbero trovare quel senso di unità, lavorare nella stessa direzione, anteponendo il bene del paese agli interessi particolari. Quell’Italia unita per vincere ci manca molto».