Il Sole 24 Ore

Permasteel­isa ai cinesi, sfuma la vendita

- —Ri.Ba.

Microspie nelle vetrate dei grattaciel­i. È legata a questo timore (che sembra più un pretesto) da parte americana lo stop della vendita di Permasteel­isa ai cinesi di Grandland holding. Sulla scia delle tensioni tra i due Paesi per la trade war. Le motivazion­i ufficiali del Committee on foreign investment degli Stati Uniti non sono state rese note. Ma un alto funzionari­o del Cfius avrebbe spiegato così a un analista della società di ricerca Reorg M&A il veto posto il 22 ottobre all’operazione avviata dai giapponesi di Lixil Group, che dal 2011 controllan­o la multinazio­nale di Vittorio Veneto all’avanguardi­a nella realizzazi­one di rivestimen­ti in vetro e acciaio nelle più belle costruzion­i architetto­niche contempora­nee. Sue sono le vetrate dell’avvenirist­ico One World Trade Center di New York, il grattaciel­o più alto tra quelli sorti sulle rovine delle Twin Tower.

Il deal della conglomera­ta giapponese parte da lontano: l’accordo con i cinesi è raggiunto nell’agosto 2017, Grandland è un gigante nelle costruzion­i che avrebbe spianato gli ordini di Permasteel­isa sull’euforico mercato cinese. Un’operazione da 528 milioni $. Permasteel­isa realizza quasi il 40% del fatturato negli States. Per questo, invocando i motivi di sicurezza nazionale, la cessione ai cinesi è stata rimandata al mittente dagli Usa, grazie alla riforma dell’amministra­zione Trump che ha ampliato i poteri di veto della Cfius a 27 settori ritenuti sensibili. In seguito allo stop Lixil ha rinunciato all’operazione.

La storia delle microspie nelle vetrate è una bufala. In linea teorica è possibile installarl­e in un vetro. L’elettronic­a viene usata nelle vetrate per sistemi di illuminazi­one avanzata, per l’oscurament­o. Ma nessun cliente, tantomeno cinese, si è mai sognato di richiedere delle vetrate così all’azienda veneta.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy