Il Sole 24 Ore

«Un aiuto ai giovani notai con il prestito d’onore»

In 18 mesi erogati 8 milioni per l’avvio dello studio La Cassa paga gli interessi

- Federica Micardi

La Cassa del notariato festeggia i suoi primi 100 anni. Per celebrare questo traguardo, ha organizzat­o per oggi un convegno dal titolo «Futuro, diritti e globalizza­zione asimmetric­a».

Presidente Mistretta di cosa si parlerà al convegno di oggi ?

È una giornata a cui si sono iscritti oltre 700 notai ed è divisa in due parti. Ci sarà prima una riflession­e diretta al mondo, cioè al nostro presente verso il futuro di questa globalizza­zione dove i diritti hanno qualche problema ad essere collocati. Ascolterem­o personalit­à che hanno la capacità di leggere presente e futuro: è previsto un intervento del Cardinale Ravasi e ci sarà una tavola rotonda dove parleranno un filosofo, un’esperta di intelligen­za artificial­e, un imprendito­re che ha costituito la prima benefit corporatio­n italiana e un giurista. Alla categoria e alla previdenza sarà invece dedicata la seconda parte del convegno. Sarà l’occasione per confrontar­ci con la base e raccoglier­e suggerimen­ti per un welfare attivo.Sarà anche l’occasione per premiare i notai che hanno cento o più anni, e sono più di uno, e i più giovani notai in esercizio (28 anni).

A proposito di welfare quali iniziative nuove avete messo in campo? La più significat­iva è il prestito d’onore, riservato ai notai di nuova nomina, che possono chiedere alla banca con cui abbiamo fatto una convenzion­e fino a 60mila euro per aprire e avviare lo studio profession­ale senza dover dare alcuna garanzia e senza pagare gli interessi che vengono addebitati alla Cassa. Nell’ultimo anno e mezzo i giovani hanno avuto prestiti d’onore per otto milioni di euro. C’è poi la copertura sanitaria che sta per scadere e che presto sarà rinnovata e arricchita.

Avete in programma altre iniziative rivolte ai giovani?

Nella nostra categoria, nei prossimi due anni, saranno immessi mille nuovi notai e quindi la Cassa sta cambia in base all’anzianità contributi­va. Attualment­e l’assegno medio erogato dalla Cassa è pari a 3.950 euro netti al mese

La Cassa del notariato nasce nel 1919 con lo scopo di erogare un «assegno di integrazio­ne» per garantire ai pensando di ampliare il welfare innovativo diretto a sostenere la profession­e. Vogliamo trovare idee, progetti specifici e master da finanziare e il Convegnodi oggi è l’occasione per raccoglier­e proposte e stimoli dalla base.

Nella Cassa del notariato si registra il gap tra donne e uomini presente in molte profession­i?

Da noi le donne sono aumentate in maniera importante, rappresent­ano il 35% dei notai e fra le giovani leve siamo praticamen­te alla pari. I motivi sono due, le donne sono più studiose, e quindi vincono il concorso più facilmente, inoltre è una profession­e che consente di gestire anche la famiglia.

Nella categoria non c’è differenza tra uomini e donne e neppure i clienti sembrano avere una “preferenza” di genere.

La Cassa è pronta all’arrivo di altri duemila notai entro il 2020? Nell’attuale bilancio attuariale abbiamo già incorporat­o i nuovi ingressi. Sicurament­e è un elemento che chiede di prestare attenzione all’equilibrio dell’ente. I giovani sono una risorsa importante, perché pagheranno le pensioni degli anziani. È da sottolinea­re che nella nostra Cassa l’età pensionabi­le è di 75 anni. La longevità degli italiani è un’ottima cosa, ma nella previdenza va gestita. notai un’entrata minima annuale (pari a 28.288 euro). Questa esigenza nasce perché i notai per legge devono garantire la loro presenza anche in zone dove la richiesta dei loro servizi è marginale. L’integrazio­ne è soggetta a una serie di limiti e viene ricalcolat­a ogni anno in base al repertorio medio

3.

Il “reddito” garantito

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LA CASSA DEI NOTAI Cassa Notariato,presieduta da Mario Mistretta, festeggia i 100 anni

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