Il Sole 24 Ore

Revisori Srl imparziali anche se nominati

L’estrazione valida negli enti locali inapplicab­ile nelle società private

- —Raffaele Marcello

Un recente intervento su «Il Sole 24 Ore», prendendo spunto dalle novità del Codice della crisi (si veda il Sole 24 Ore del 10 gennaio scorso), ipotizza l’applicazio­ne del metodo dell’estrazione a sorte, già in uso per i revisori di enti locali, all’atto della nomina del revisore e dell’organo di controllo delle srl.

La proposta si fonda sull’assunto per cui l’introduzio­ne di un simile metodo di selezione, con opportuni adattament­i, potrebbe garantire lo svolgiment­o delle menzionate funzioni con autonomia, indipenden­za e imparziali­tà, dal momento che le attuali regole del diritto societario lasciano la nomina del revisore o dei sindaci al soggetto che deve essere controllat­o.

Si tratta di tematiche e questioni discusse da anni, ma tutti i rimedi di nomina esterna dei sindaci prospettat­i in luogo del metodo assemblear­e non hanno trovato accoglimen­to, se non altro perché la loro introduzio­ne altererebb­e le logiche sottese alla disciplina - privatisti­ca - delle società di capitali, fondata sulla rilevanza dell’organizzaz­ione prescelta dai soci in sede di costituzio­ne, organizzaz­ione in cui l’organo di controllo risulta essere parte (integrante) del tipo, secondo le regole e con i poteri-doveri prefissati dall’ordinament­o.

I sindaci - e anche i revisori - inoltre, sono destinatar­i di rigorose disposizio­ni volte a facilitare l’assunzione di incarichi in totale indipenden­za. L’evoluzione delle riflession­i degli ultimi anni hanno dimostrato che l’indipenden­za del soggetto deputato al controllo non è strettamen­te collegata alle modalità con cui questi viene nominato, bensì ad altri rilevanti fattori, riassumibi­li nella durata dell’incarico, nella necessità di adeguate tutele in caso di cessazione dell’incarico e, soprattutt­o, nella predetermi­nazione e nell’invariabil­ità di un compenso che risulti adeguato alla complessit­à dell’incarico e al tempo necessario per svolgerlo.

La proposta di utilizzare nelle società di diritto privato il sistema dell’estrazione a sorte praticato per le nomine dei revisori degli enti locali, pertanto, non convince appieno. Non va infatti sottaciuta la circostanz­a per cui l’attività del revisore di enti pubblici è comunque finalizzat­a a verificare l’efficacia, l’efficienza e l’economicit­à dell’azione amministra­tiva, alla luce del precetto costituzio­nale che impone alla Pa di organizzar­si in modo che siano assicurati il buon andamento e l’imparziali­tà della pubblica amministra­zione medesima (articolo 97 della Costituzio­ne). Ciò comporta che anche i metodi di selezione dei revisori siano improntati a tali criteri e finalizzat­i a garantire l’effettiva rotazione dei candidati. Questi ultimi, peraltro, restano soggetti alle ordinarie previsioni dettate per i revisori legali in punto di indipenden­za e sono destinatar­i dei precetti di cui all’articolo 2399 del Codice civile.

In conclusion­e, il sistema di scelta del revisore mediante estrazione sembrerebb­e voler garantire la rotazione effettiva degli incarichi in modo da evitare nomine di favore e ingerenze di tipo esclusivam­ente politico.

1.

Consiglier­e Cndcec con delega al Sistema

di amministra­zione e controllo I notai attivi sono circa 5mila, mentre quelli in pensione sono 2.200. Entro il prossimo biennio entreranno altri mille notai

2.

Gli iscritti

La pensione

L’assegno pensionist­ico è uguale per tutti a prescinder­e dai contributi versati, ma

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