Europee, Calenda lancia la lista unica

È on line il “Manifesto per la costituzione di una lista unica delle forze politiche e civiche europeiste alle elezioni europee”. L’ex ministro Carlo Calenda rilancia così la sua proposta di andare oltre il Pd e aggregare quanti si oppongono ai sovranisti. Una proposta subito approvata dai candidati alla segreteria Nicola Zingaretti, Maurizio Martina e Roberto Giachetti e “benedetta” dall’ex premier Paolo Gentiloni («la strada giusta per fermare il nazional-populismo»). Tutti endorsement arrivati anche per il timore, va detto, che alla fine Calenda faccia una lista propria. Ma con quali alleati si può fare questa lista? I bersaniani di Mdp e i radicali di Più Europa hanno già annunciato che intendono correre da soli alle europee di maggio anche se la soglia di sbarramento è al 4%. Intanto al manifesto aderisce anche l’ex ministro Marco Minniti, già ritiratosi dalla corsa congressuale per dissapori con Matteo Renzi. E Calenda guarda soprattutto all’allargamento alla cosiddetta società civile: la chiamata per “le forze politiche e civiche europeiste” sfoggia un centinaio di firme illustri, tra i sindaci di Milano e Firenze Beppe Sala e Dario Nardella, i governatori Enrico Rossi (Toscana, di Mdp) e Stefano Bonaccini (Emilia Romagna). Ma anche imprenditori (Paolo Merloni e Alberto Bombassei), economisti (Irene Tinagli), il filosofo Emanuele Severino e lo scrittore Edoardo Nesi, fino ad alcuni operai come Emiliano Giorgi dell’Ast di Terni.