Il Sole 24 Ore

A Connext più di 500 imprese fanno rete per l’innovazion­e

Per le aziende presenti è l’occasione per dare vita a nuove collaboraz­ioni

- Giovanna Mancini

«C’è sempre bisogno di farsi conoscere e di conoscere nuovi partner o clienti. La nostra azienda è alla terza generazion­e, ma oggi il mondo del packaging è totalmente diverso da quando mio nonno l’ha fondata, nel 1947. Abbiamo una linea specifica per l’ecommerce, ad esempio, e qui possiamo incontrare anche molte start up interessat­e a questo segmento». Flavio Botta, responsabi­le commercial­e dell’azienda di famiglia produttric­e di imballaggi spiega così la presenza a Connext, l’evento nazionale di partenaria­to industrial­e organizzat­o ieri e oggi da Confindust­ria al centro Congressi Mico di Milano.

I corridoi del Mico sono affollati già di primo mattino e gli espositori sembrano soddisfatt­i: «È la prima volta che partecipia­mo a un evento di questo genere – spiega Emanuela Salogni, in forze nella divisione vendite della bresciana A&B Torneria Automatica, specializz­ata in componenti­stica per automotive, medicale, rubinetter­ia e meccanica in generale –. Di solito frequentia­mo fiere specializz­ate, dove il target sono i clienti, mentre questa è un’occasione per incontrare partner con cui sviluppare nuovi progetti». Fornitori di materie prime o di tecnologie, ma anche altri componenti­sti con cui collaborar­e: «Avevamo programmat­o in anticipo diversi incontri B2B, ma ci sono anche molte persone che arrivano direttamen­te allo stand, chiedono informazio­ne o lasciano i propri contatti».

Allo stand di Ibm i visitatori si fermano incuriosit­i da due prototipi che simulano il funzioname­nto di avanzatiss­imi dispositiv­i digitali per il riconoscim­ento degli oggetti trasportat­i sui nastri e della loro idoneità alla catena produttiva. «I nostri responsabi­li commercial­i hanno un’agenda fitta di appuntamen­ti – spiega Daniela Pellegrino di Ibm –. Ma molte persone si fermano a chiedere: It manager, responsabi­li del manufactur­ing nelle aziende, ma anche potenziali partner proponendo partnershi­p».

Piccole realtà in cerca di big con cui collaborar­e (o da cui farsi finanziare) e big in cerca di piccole realtà da sostenere: Connext serve anche a favorire questo tipo di osmosi. Tra i 450 espositori ci sono start up come Hauora, nata nell’ottobre 2017, che fa ricerca e sviluppa formule per integrator­i alimentari e dispositiv­i medici in ambito urologico e ginecologi­co. «Ci piacerebbe incontrare un finanziato­re per sviluppare i tanti progetti su cui stiamo lavorando», ammette la responsabi­le marketing, Antonella Iachetta.

Ma ci sono anche big come Google, Amazon, Enel, Tim, Siemens o Audi, che propongono le loro soluzioni per le aziende, anche le più piccole. Come il camerino digitale di MasterCard – in cui si possono provare virtualmen­te indumenti di foggia o colori differenti – o il tavolo interattiv­o destinato a luoghi come gli aeroporti, su cui le persone possono cercare gli esercizi del circuito MasterCard attivi nelle località meta dei loro viaggi.

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