Risparmio, più lontana la trasparenza sui costi
Gli intermediari chiedono alla Consob di avviare una consultazione Esma Per Abi, Assoreti, Assosim e Assogestioni servono altri chiarimenti tecnici
Per fare luce sui costi a carico dei clienti, come richiesto dalla normativa Mifid2, c’è sempre tempo. A più di un anno dall’entrata in vigore della direttiva Ue che richiede più trasparenza agli intermediari nei confronti dei clienti, ci sono ancora molti nodi da sciogliere su come illustrare, ex ante ed ex post, il dettaglio dei costi sostenuti realmente da ogni singolo cliente, anche in valore assoluto e non solo in percentuale. In più nel resoconto di fine anno dovrà essere illustrata, con trasparenza e semplicità, l’incidenza del costo totale sul rendimento.
Abi, Assoreti, Assosim ed Assogestioni Plus24 dedica la sua cover story a come poter tagliare i costi degli investimenti finanziari. In attesa della maggior trasparenza, dettata dalla direttiva Mifid2, Plus24 illustrerà le modalità per negoziare, in banca o con il proprio consulente, sui costi applicati per fondi, polizze, conti e mutui. hanno chiesto in settimana alla Consob di proporre all’Esma l’avvio di un tavolo di lavoro per fornire alcuni chiarimenti in merito alla stesura dell’informativa che occorre predisporre sui costi per inviarla ai clienti. Un documento inizialmente annunciato per i primi mesi del 2019, con i dati relativi al 2018, che continua però ad essere procrastinato nel tempo.
Ad allontanare ulteriormente la tempistica di invio dei rendiconti sono una lunga serie di quesiti, con relative proposte di risoluzione, che gli operatori desiderano ancora discutere con l’Esma e che Il Sole 24 Ore è in grado di anticipare (a lato alcune tematiche relative alla sola rendicontazioen ex post). L’obiettivo delle associazioni di categoria è infatti quello di spingere l’authority europea a pubblicare degli specifici orientamenti e non le solite Q&A (domande-risposte) che in questi mesi ha continuato ad aggiornare per dare specifici chiarimenti agli intermediari dei vari Paesi Ue.
Abi, Assoreti, Assosim e Assogestioni hanno sottoposto diversi punti sui quali adesso sperano anche di poter dialogare con l’Esma attraverso una pubblica consultazione aperta a tutti gli intermedi Ue, per non ricevere delle semplici risposte che rischiano anche di inficiare i processi interni avviati dagli intermediari per fornire la rendicontazione. In gioco ci sono una serie di punti interrogativi che possono mettere in difficoltà l’industria finanziaria e mirano a trovare anche delle risposte che vadano nella direzione di non far esplodere gli indicatori di costo, sempre nel rispetto di una normativa che lascia però ampi spazi alle interpretazioni che forse andavano risolti per tempo.
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