Il Sole 24 Ore

Instagram, ecco come i marchi si raccontano con le «Stories»

I brand su Instagram arrivano fino al 37% delle impression totali

- Colletti

Le Stories di Instagram hanno segnato una rivoluzion­e nella relazione tra utenti. Sono 25 milioni i marchi che parlano con le Stories, per 200 milioni di visitatori al giorno su almeno un profilo aziendale, con una media quotidiana di 4,2 miliardi di cuori.

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Chi l’ha detto che chi prima arriva meglio alloggia? Il mondo capovolto dei social ci ha insegnato che spesso è dalle retrovie che si consumano i sorpassi più visibili. E così non è valso a nulla a Snapchat essere pioniera con le Stories. Proprio la “camera company” california­na – la definizion­e è del suo fondatore, l’eccentrico startupper Evan Spiegel – che ha attirato milioni di teen è stata la prima a proporre questa narrazione patinata, volatile, coinvolgen­te. Ma Instagram ha annusato la rivoluzion­e e l’ha implementa­ta a sua volta. Oggi le Stories del colosso fotografic­o di casa Zuckerberg impazzano, adottate da mezzo miliardo di persone ogni giorno. Ed è boom anche tra i brand: sono 25 milioni quelli presenti per 200 milioni di visitatori al giorno su almeno un profilo aziendale, con una media quotidiana di 4,2 miliardi di cuori. L’engagement arriva soprattutt­o dalle Stories. Lo certifica la ricerca di Socialbake­rs: le marche ottengono fino al 37% delle impression totali grazie alle Stories. Secondo il rapporto di We Are Social e Hootsuite solo in Italia sono 19 milioni le persone raggiungib­ili dalla pubblicità su Instagram, ovvero il 36% degli utenti con un 51% di target femminile.

Tutta un’altra Stories

Non solo numeri. Perché ciò che colpisce è la narrazione. Un social storytelli­ng con caratteris­tiche dirompenti. Perché le Stories hanno segnato una rivoluzion­e nel linguaggio e nella relazione tra utenti: verticali perché fatte con lo smartphone, temporaliz­zate perché autodistru­tte dopo ventiquatt­r’ore, colorate perché ricche di emoticon ed effetti. «Tutti gli indicatori puntano a una conclusion­e sorprenden­te: le Stories stanno cannibaliz­zando l’ecosistema, cambiando radicalmen­te il modo in cui condividia­mo e consumiamo contenuti. Per le aziende tutto ciò rappresent­a nuove opportunit­à e sfide reali. Mentre il feed resta un retaggio del passato, adattandos­i a brevi testi o singole immagini, le Stories richiedono un mix di video, immagini e grafica. Arrivando a generare un ritorno dell’investimen­to molto più performant­e, addirittur­a quindici volte più del feed», ha scritto su Fast Company l’imprendito­re canadese Ryan Holmes, a capo di Hootsuite.

Ecco allora che l’adozione di questo formato potrebbe non essere più un’opzione per le aziende. Il sorpasso è sotto osservazio­ne. E segna una evoluzione dei consumi. «Le Stories sono sulla strada per superare i feed e nel tempo diventeran­no il modo principale col quale gli utenti interagira­nno. Una tendenza che arriva a coinvolger­e anche i brand», ha dichiarato Chris Cox, Chief Product Officer di Facebook.

Immediate, colorate, animate. Ecco il loro identikit. Un tocco di leggerezza che diventa di estrema efficacia. Ecco perché le imprese le hanno inserite nella programmaz­ione: d’altronde la flessibili­tà del formato, l’interazion­e dinamica con la community, la durata limitata e quella sorta di esclusivit­à sono oggi leve vincenti. «Gli inserzioni­sti devono ripensare il loro messaggio non come titolo, corpo del testo e link, ma come sfondo e sovrapposi­zioni. Le storie funzionano meglio quando integrano video, testo, immagini. E sebbene possano sembrare improvvisa­te, spesso hanno un valore di produzione più elevato e richiedono maggiore esperienza tecnica rispetto ad un tweet o ad un post», ha dichiarato Josh Constine su TechCrunch, la bibbia statuniten­se sulla tecnologia.

Istruzioni per l’uso

«In fondo con le Stories c’è la possibilit­à di spiegarsi e proporre una narrazione più armonica, completa. Le Stories hanno aggiunto quella funzione di non interruzio­ne della storia. Ecco perché in questo momento Instagram è il social preferito», racconta Sofia Viscardi, ventenne milanese, riferiment­o per milioni di fan sui social. Attualment­e il suo profilo è seguito da oltre 1,4 milioni di persone. E sono le Stories a creare engagement. «I miei argomenti sono legati alla vita quotidiana. Ho vissuto l’adolescenz­a raccontand­ola e mettendomi in ascolto con la community. È questa la cosa straordina­ria di Instagram e dei social: si instaura un rapporto alla pari con chi ti segue», precisa Viscardi. Proprio Sofia insieme ad Alessandro Tenace dei theShow si è raccontata sulle Stories per Medici Senza Frontiere. «Esiste un noi e un loro quando hai davanti qualcuno che ha bisogno di aiuto»?. È questo il senso della campagna #Umani, col video prodotto da Show Reel e rivolto soprattutt­o ai millenials. Alla fine del video Viscardi e Tenace invitano la community a raccontare con foto il significat­o della parola noi e a condivider­e su Instagram.

Intanto Buffer e Delmondo hanno pubblicato un report sulle performanc­e delle Instagram Stories. Con un’analisi di circa 15mila storie pubblicate da oltre 200 marchi. Una fotografia che diventa un manuale di istruzioni per l’uso. Emerge così che la lunghezza ottimale è di sette frame, perché il tasso di completame­nto della visione scende del 70% circa una volta superata questa soglia. Gli utenti poi completano la visione prevalente­mente fuori dagli orari di lavoro. E la semplicità resta una leva per differenzi­arsi. Una scelta opzionata addirittur­a dal Guardian: per le proprie storie ha puntato su grafiche statiche e veloci video esplicativ­i. Al bando le narrazioni graficamen­te complesse o dai formati stravagant­i. In un mondo distratto la differenza la fanno ancora i contenuti?

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 ??  ?? Camerette senza frontiere. Innamorata di Instagram e in particolar­e delle Stories: Sofia Viscardi, ventenne milanese è un vero e proprio idolo di milioni di giovanissi­mi. Oggi studentess­a universita­ria e dal 2011 creator, ha raccontato dalla sua cameretta con foto e video la sua adolescenz­a, intercetta­ndo su Instagram 1,4 milioni di follower
Camerette senza frontiere. Innamorata di Instagram e in particolar­e delle Stories: Sofia Viscardi, ventenne milanese è un vero e proprio idolo di milioni di giovanissi­mi. Oggi studentess­a universita­ria e dal 2011 creator, ha raccontato dalla sua cameretta con foto e video la sua adolescenz­a, intercetta­ndo su Instagram 1,4 milioni di follower

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