Boccia: Pil, non cercare colpe ma soluzioni
L’analisi. «Siamo di fronte a tagli previsionali che, al di là del decimale, erano già da prevedere dato il rallentamento globale e della Germania» La reazione. «L’Italia deve necessariamente reagire, prendere atto di questo rallentamento come dimostra l
I numeri: 7mila visitatori, 500 espositori, 2000 incontri BtoB e oltre 7mila contatti. Li ha scanditi Vincenzo Boccia, ieri mattina, inaugurando Connext, il primo evento nazionale di Confindustria per spingere i contatti tra le imprese, aiutarle a fare rete, andare all’estero. Cioè crescere. «Il mondo della produzione vuole reagire ed è qui per diventare più competitivo». Un messaggio al governo e alla politica: «Serve un’idea di paese che si raccorda con le imprese, perché se cresce l’industria cresce l’Italia e se cresce l’Italia cresce l’Europa. E questo ci fa dire che chi è contro l’industria è contro l’Italia», ha continuato il presidente di Confindustria. Gli ultimi dati Ue hanno ridotto le stime sul nostro paese: «Al di là del decimale in più o in meno erano già da prevedere dato il rallentamento dell’economia globale e della Germania». Ciò conferma, secondo Boccia, che «non esiste un complotto internazionale contro l’Italia, ma un dato previsionale con cui fare i conti. Invece che perdere tempo nel cercare complotti e le colpe degli altri occorre trovare soluzioni. Non condividono le nostre? Ci dicano quali sono le contromisure. Vogliamo un confronto serrato con il governo». E sulla eventuale manovra correttiva: «In linea teorica il ministro Tria ha perfettamente ragione, non ce ne sarebbe bisogno se aprissimo subito i cantieri, creando occupazione. Se riuscissimo a reagire lo spread si calmerebbe perché è frutto dell’incertezza della percezione del paese».
L’iniziativa di Connext, che proseguirà anche il prossimo anno, dimostra come le imprese siano impegnate a fare la propria parte. È già attivo anche il market place, dove le aziende possono dialogare virtualmente. «È un salto di qualità di Confindustria che diventa sempre di più attore sociale e vuole definire proposte nell’interesse del paese», ha detto Boccia, ringraziando la squadra di presidenza e tutta la struttura che si è dedicata all’evento. Lo dimostra l’adesione, oltre le aspettative, alla due giorni milanese (l’evento è al MiCo e si conclude oggi). Piccole, medie e grandi aziende, presenze internazionali, focus su paesi stranieri. Quasi 40 eventi di Confindustria più seminari sui quattro driver tematici dell’evento: la persona al centro del progresso; la fabbrica intelligente; le aree metropolitane motore dello sviluppo; il territorio laboratorio della crescita sostenibile.
Al taglio del nastro, virtuale, il primo a prendere la parola è stato il presidente di Assolombarda, Carlo Bonomi: «Connext dimostra l’orgoglio di essere imprenditori, italiani e di Confindustria». Ed ha fatto a sorpresa un regalo a Boccia: due felpe con davanti scritto Confindustria e dietro Eagle (cioè l’aquila di Confindustria) 1, «per ricordare che c’è un presidente unico, non ci sono divisioni interne, Confindustria è unita, rimandando al mittente altre ipotesi», convinto, come Boccia, che occorra aprire subito i cantieri per creare lavoro e dare impulso alla domanda interna. Alla cerimonia hanno partecipato anche l’assessore regionale alle attività produttive, Alessandro Mattizzoli, quello del bilancio del Comune, Roberto Tasca, il presidente di 4.Manager, Stefano Cuzzilla.
Ieri mattina è stato anche firmato l’accordo tra Google e Confindustria per l’internazionalizzazione delle aziende, la formazione sulle competenze digitali, la presenza online del mondo imprenditoriale. «La sfida è coinvolgere decine di migliaia di aziende, per far diventare questa iniziativa un progetto paese. È un invito alle imprese a crescere, trovando soluzioni. Un modo per sviluppare le potenzialità dell’Italia». Più digitale: «Ma le merci viaggiano sulle infrastrutture. Occorre far partire le opere, facendo attenzione alla questione temporale».
In particolare automotive ed edilizia sono i settori per Boccia più in difficoltà: «Sarebbe il caso che il governo costruisse contromisure, poi vedremo se sono compensative o se serve altro». Ma bisogna fare attenzione anche ad altri fronti: sulla questione trivelle «evitiamo di bloccarle a Ravenna, perché noi le blocchiamo e la Croazia le realizza». E poi i rapporti con la Francia: il 28 febbraio e il primo di marzo Confindustria sarà a Parigi per un incontro con il Medef, la Confindustria francese. «La Francia è il secondo paese in cui esportiamo, parleremo di Tav, di Europa, faremo sì che l’opinione pubblica francese abbia una percezione positiva dell’Italia. Occorre tutelare i rapporti tra i governi nell’interesse del paese, bisogna distinguere se si è segretari di un partito e quando si fa il ministro».
Connext è stata anche l’occasione per presentare la sesta edizione del Premio Imprese per la sicurezza, indetto da Confindustria e Inail. Un esempio di collaborazione, come hanno dimostrato Confindustria, Cgil, Cisl e Uil con il Patto per la fabbrica: «Occorre passare - ha detto Boccia - dal conflitto alla collaborazione per la competitività».