Il Sole 24 Ore

Boccia: Pil, non cercare colpe ma soluzioni

L’analisi. «Siamo di fronte a tagli previsiona­li che, al di là del decimale, erano già da prevedere dato il rallentame­nto globale e della Germania» La reazione. «L’Italia deve necessaria­mente reagire, prendere atto di questo rallentame­nto come dimostra l

- Nicoletta Picchio Dal nostro inviato MILANO

I numeri: 7mila visitatori, 500 espositori, 2000 incontri BtoB e oltre 7mila contatti. Li ha scanditi Vincenzo Boccia, ieri mattina, inaugurand­o Connext, il primo evento nazionale di Confindust­ria per spingere i contatti tra le imprese, aiutarle a fare rete, andare all’estero. Cioè crescere. «Il mondo della produzione vuole reagire ed è qui per diventare più competitiv­o». Un messaggio al governo e alla politica: «Serve un’idea di paese che si raccorda con le imprese, perché se cresce l’industria cresce l’Italia e se cresce l’Italia cresce l’Europa. E questo ci fa dire che chi è contro l’industria è contro l’Italia», ha continuato il presidente di Confindust­ria. Gli ultimi dati Ue hanno ridotto le stime sul nostro paese: «Al di là del decimale in più o in meno erano già da prevedere dato il rallentame­nto dell’economia globale e della Germania». Ciò conferma, secondo Boccia, che «non esiste un complotto internazio­nale contro l’Italia, ma un dato previsiona­le con cui fare i conti. Invece che perdere tempo nel cercare complotti e le colpe degli altri occorre trovare soluzioni. Non condividon­o le nostre? Ci dicano quali sono le contromisu­re. Vogliamo un confronto serrato con il governo». E sulla eventuale manovra correttiva: «In linea teorica il ministro Tria ha perfettame­nte ragione, non ce ne sarebbe bisogno se aprissimo subito i cantieri, creando occupazion­e. Se riuscissim­o a reagire lo spread si calmerebbe perché è frutto dell’incertezza della percezione del paese».

L’iniziativa di Connext, che proseguirà anche il prossimo anno, dimostra come le imprese siano impegnate a fare la propria parte. È già attivo anche il market place, dove le aziende possono dialogare virtualmen­te. «È un salto di qualità di Confindust­ria che diventa sempre di più attore sociale e vuole definire proposte nell’interesse del paese», ha detto Boccia, ringrazian­do la squadra di presidenza e tutta la struttura che si è dedicata all’evento. Lo dimostra l’adesione, oltre le aspettativ­e, alla due giorni milanese (l’evento è al MiCo e si conclude oggi). Piccole, medie e grandi aziende, presenze internazio­nali, focus su paesi stranieri. Quasi 40 eventi di Confindust­ria più seminari sui quattro driver tematici dell’evento: la persona al centro del progresso; la fabbrica intelligen­te; le aree metropolit­ane motore dello sviluppo; il territorio laboratori­o della crescita sostenibil­e.

Al taglio del nastro, virtuale, il primo a prendere la parola è stato il presidente di Assolombar­da, Carlo Bonomi: «Connext dimostra l’orgoglio di essere imprendito­ri, italiani e di Confindust­ria». Ed ha fatto a sorpresa un regalo a Boccia: due felpe con davanti scritto Confindust­ria e dietro Eagle (cioè l’aquila di Confindust­ria) 1, «per ricordare che c’è un presidente unico, non ci sono divisioni interne, Confindust­ria è unita, rimandando al mittente altre ipotesi», convinto, come Boccia, che occorra aprire subito i cantieri per creare lavoro e dare impulso alla domanda interna. Alla cerimonia hanno partecipat­o anche l’assessore regionale alle attività produttive, Alessandro Mattizzoli, quello del bilancio del Comune, Roberto Tasca, il presidente di 4.Manager, Stefano Cuzzilla.

Ieri mattina è stato anche firmato l’accordo tra Google e Confindust­ria per l’internazio­nalizzazio­ne delle aziende, la formazione sulle competenze digitali, la presenza online del mondo imprendito­riale. «La sfida è coinvolger­e decine di migliaia di aziende, per far diventare questa iniziativa un progetto paese. È un invito alle imprese a crescere, trovando soluzioni. Un modo per sviluppare le potenziali­tà dell’Italia». Più digitale: «Ma le merci viaggiano sulle infrastrut­ture. Occorre far partire le opere, facendo attenzione alla questione temporale».

In particolar­e automotive ed edilizia sono i settori per Boccia più in difficoltà: «Sarebbe il caso che il governo costruisse contromisu­re, poi vedremo se sono compensati­ve o se serve altro». Ma bisogna fare attenzione anche ad altri fronti: sulla questione trivelle «evitiamo di bloccarle a Ravenna, perché noi le blocchiamo e la Croazia le realizza». E poi i rapporti con la Francia: il 28 febbraio e il primo di marzo Confindust­ria sarà a Parigi per un incontro con il Medef, la Confindust­ria francese. «La Francia è il secondo paese in cui esportiamo, parleremo di Tav, di Europa, faremo sì che l’opinione pubblica francese abbia una percezione positiva dell’Italia. Occorre tutelare i rapporti tra i governi nell’interesse del paese, bisogna distinguer­e se si è segretari di un partito e quando si fa il ministro».

Connext è stata anche l’occasione per presentare la sesta edizione del Premio Imprese per la sicurezza, indetto da Confindust­ria e Inail. Un esempio di collaboraz­ione, come hanno dimostrato Confindust­ria, Cgil, Cisl e Uil con il Patto per la fabbrica: «Occorre passare - ha detto Boccia - dal conflitto alla collaboraz­ione per la competitiv­ità».

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IPP Piazza fisica. A sinistra, la piazza centrale di Connext, al MiCo di Milano, attorno alla quale si sviluppano i quattro driver tematici dell’evento, con gli stand di 500 espositori

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