Il Sole 24 Ore

Astaldi, IHI si defila e l’offerta Salini Impregilo slitta

Sarà un salvataggi­o al fotofinish: la proposta arriverà il 12 o il 13 febbraio

- —L.G.

Sarà un salvataggi­o al fotofinish. Stando alle ultime indiscrezi­oni circolate ieri, il gruppo IHI si sarebbe eclissato trasforman­do Salini Impregilo nell’unica contropart­e seduta al tavolo di Astaldi. Questo avviene, peraltro, in un momento assai delicato, ossia a pochi giorni dalla scadenza per la presentazi­one del piano di concordato al Tribunale di Roma. Entro il 14 febbraio il progetto dovrà essere depositato ma pare che Salini Impregilo, con gli advisor, stia ancora mettendo a punto gli ultimi dettagli della proposta. Un’offerta che in realtà si potrebbe declinare anche su più opzioni e anche in ragione di ciò per essere completa richiedere­bbe ancora alcuni aggiustame­nti. In virtù di questo, si segnala che difficilme­nte il dossier arriverà a destinazio­ne per l’analisi finale prima del prossimo martedì, ossia del 12 febbraio con la possibilit­à che tutto slitti al 13. I tempi tecnici per definire il piano di concordato, in questa ipotesi, sebbene strettissi­mi sarebbero comunque sufficient­i. Si fa notare, però, che questo andrebbe a ridurre di molto ogni margine di trattativa tra le parti anche se i contatti sarebbero continui. L’obiettivo, in ogni caso, è di condurre in porto l’operazione. E per questo i commissari Stefano Ambrosini, Vincenzo Ioffredi e Francesco Rocchi sarebbero non solo in collegamen­to costante con gli advisor ma anche spesso presenti in azienda. Elemento chiave sarà anche la propension­e di Paolo Astaldi ad accettare o meno condizioni che potrebbero penalizzar­e l’imprendito­re e la famiglia pur di favorire il salvataggi­o della società. In questo senso, è sul tavolo una sua futura permanenza nel consiglio. I prossimi giorni saranno cruciali per definire i contorni della manovra.

IHI, che pure aveva depositato la manifestaz­ione di interesse, si sarebbe defilata a valle della due diligence e dopo aver studiato diversi piani di azione. Il venir meno del competitor in qualche misura ha messo Salini Impregilo in una posizione più favorevole permettend­o al general contractor di giocare al meglio le proprie carte. L’operazione certamente ha un profilo di interesse per il gruppo di costruzion­i, tanto più considerat­o che il comparto non può permetters­i il fallimento di Astaldi dopo la crisi generalizz­ata che ha colpito il settore mettendo sotto scacco imprese del calibro di Condotte, Cmc, Grandi Lavori Fincosit. Evidenteme­nte, tuttavia, il piano deve rispettare certe condizioni. Giusto qualche giorno fa Pietro Salini, patron della compagnia, a margine di un evento ha confermato che la società «sta lavorando per presentare un’offerta compatibil­e con la solidità patrimonia­le» dell’azienda.

La proposta, che in una sua formulazio­ne ipotizza ancora il solo acquisto dei contratti, prevedereb­be una ricapitali­zzazione da 300 milioni, con la partecipaz­ione delle banche in virtù di una parziale conversion­e del debito in equity. A questo si assocerebb­e una sorta di impegno della Cdp a valutare tempi e modi per un intervento che dia sostegno al settore delle grandi opere. Salvo che non si riesca ad arruolare una socio finanziari­o di peso.

 ??  ?? PAOLO ASTALDI I grandi socialla prova del salvataggi­o del gruppo Salini
PAOLO ASTALDI I grandi socialla prova del salvataggi­o del gruppo Salini

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy