Il Sole 24 Ore

LA FED TAGLIERÀ I TASSI? CROLLA IL LIBOR NEGLI USA

- di Morya Longo

Per un tasso d’interesse che solitament­e si muove a passo di lumaca, un calo di 4,1 punti base in un unico giorno è un evento più unico che raro. Infatti il violento ribasso registrato ieri dal tasso Libor in dollari (il corrispett­ivo americano dell’Euribor europeo) secondo Reuters è il maggiore mai registrato dal 21 maggio 2009, quando crollò di 5,5 punti base in un giorno solo. La scossa di ieri non è importante solo perché sul tasso Libor sono indicizzat­i mutui, derivati e prodotti finanziari per un ammontare di 200mila miliardi di dollari. È importante anche perché questo tasso interbanca­rio segnala con i suoi movimenti cosa il mercato pensa della Federal Reserve. Ebbene: ieri il Libor è crollato così violenteme­nte (al 2,697%) perché sul mercato inizia a farsi strada l’idea (o il desiderio) che la banca centrale americana possa presto o tardi tagliare i tassi d’interesse. Il tasso Libor era salito a dicembre sul livello più alto dell’ultimo decennio perché la Fed stava alzando i tassi e riducendo il suo bilancio. Ma a gennaio il presidente Powell ha corretto il tiro, facendo capire che nel 2019 non ci saranno ulteriori rialzi. Ma ora il mercato inizia a ipotizzare una vera marcia indietro: cioè un taglio dei tassi Fed.

LA CADUTA DEL LIBOR $

Il tasso Libor è sceso ieri di 4,1 punti base a 2,697%

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy