Dior rompe il tabù delle iniziali: a ognuno le sue
È una delle maison simbolo del lusso francese, forse della Francia stessa. Anche oggi, che al vertice creativo c’è un’italiana, Maria Grazia Chiuri, e l’amministratore delegato e presidente è un altro italiano, Pietro Beccari. La stilista italiana ho dimostrato rispetto, quasi devozione, per la storia di Dior, curando ad esempio la “regia” della grande mostra che si è appena aperta al Victoria &Albert Museum sulla maison e il suo fondatore (si veda il reportage da Londra, corredato da gallery, di Nicol Degli Innocenti su moda24.ilsole24ore.com).
Rispettosa e allo stesso tempo disruptive: Maria Grazia Chiuri sta anche introducendo piccoli (grandi) cambiamenti nelle collezioni. L’ultima novità in ordine di tempo è MY ABCDior (immaginifico fin dal nome, che ricorda la parola dal sapore antico “abbecedario”), un servizio che offrirà la possibilità di personalizzare con una o più iniziali alcune delle creazioni più iconiche della maison, quelle dove finora eravamo abituati a vedere solo la C e la D di Christian Dior. Si parte dunque con la borsa Lady Dior, gli orecchini della collezione Tribales, il foulard Mitzah. Scegliendo tra due tipi di font e di doratura, si potranno personalizzare inoltre un tipo di bracciale, uno di anello e una custodia per iPhone.