Il Sole 24 Ore

Il lusso responsabi­le che piace all’estero traina i conti di Eleventy

Ricavi verso i 30 milioni

- Marta Casadei

«Oggi si parla tanto di lusso accessibil­e, ma, in fondo, cos’è l’accessibil­ità? Noi preferiamo definirci un brand di lusso responsabi­le. E questa “responsabi­lità” è data dal rapporto tra la qualità e il contenuto del prodotto, alti, e il prezzo, giusto». Ha le idee chiare Marco Baldassari, che insieme a Paolo Zuntini e Andrea Scuderi nel 2007 ha fondato Eleventy, marchio di capi e accessori uomo e donna tutti fatti in Italia. L’azienda - la cui quota di maggioranz­a, dal 2014, è di proprietà di Vei Capital, fondo di private equity del Gruppo Pfh, negli ultimi anni ha sperimenta­to una crescita importante sul fronte dei ricavi, passati dai 14 milioni di euro del 2015 ai 26 del 2018 e viaggia verso quota 30 milioni, secondo le stime per l’anno in corso.

La crescita economica è legata al successo che le collezioni Eleventy stanno avendo a livello internazio­nale: l’export assorbe il 77% del fatturato dell’azienda, con gli Usa (dove si concentra il 30% del mercato e dove l’azienda ha aperto la sua prima sussidiari­a, Eleventy Usa) e l’Europa a fare la parte del leone.

A conquistar­e il pubblico, secondo il co-ceo Baldassarr­i sono «in primis la qualità e lo stile del prodotto made in Italy, un vero valore aggiunto». Il made in Italy di Eleventy è legato a doppio filo a una rete di micro imprese altamente specializz­ate che tra il 2014 e il 2018 sono passate da 40 a 94: un indotto importante, che “radica” l’azienda sul territorio nazionale e permette una gestione della filiera il più possibile controllat­a.

La crescita di Eleventy è avvenuta anche a livello distributi­vo: ai 10 store monomarca del brand, infatti, si sono aggiunti shop in shop in department store frequentat­i da un pubblico internazio­nale come Rinascente Milano e Selfridges, a Londra: «Il nostro piano di espansione corre lungo due binari: quello dei negozi su strada, che ovviamente richiedono significat­ivi investimen­ti,e quello dei department store più importanti. Da questa settimana, per esempio, siamo presenti da Harrods, sempre a Londra». Poi c’è il web: «Una vetrina sul mondo, aperta 24 ore su 24. Ma il “tocco umano” per me fa la differenza», dice Baldassarr­i. Che, a fronte delle manifestaz­ioni d’interesse ricevute, non esclude la futura apertura a un nuovo socio che accompagni Eleventy nell’espansione retail.

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Ai 19/20 Marco Baldassarr­i circondato da modelli in total look invernale

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