Il Sole 24 Ore

Condoni, hanno già aderito in 400mila

Circa 260mila domande arrivano dalla rottamazio­ne-ter Nuova spinta dal Dl semplifica­zioni

- Mobili e Parente

Cresce l’appeal per la pace fiscale. In pochi giorni «abbiamo raggiunto le 400mila adesioni » spiega il sottosegre­tario Bitonci (Lega). Il grosso delle richieste arriva dalla rottamazio­neter della cartelle, che al 7 febbraio registrava 260mila “iscrizioni”. Un numero destinato a crescere: per aderire c’è tempo fino al 30 aprile. E poi perché saranno tanti - «non meno di 100-120mila» dice Bitonci - i debitori che pur non avendo versato la rata della rottamazio­ne-bis il 7 dicembre saranno ripescati con la conversion­e in legge del Dl semplifica­zioni. Al conto vanno aggiunte anche le circa 8mila domande già pervenute per il «saldo e stralcio» destinato ai contribuen­ti con Isee fino a 20mila euro.

Cresce l’appeal della pace fiscale, trascinata anche dal numero elevato di rate per diluire i pagamenti. «In pochi giorni abbiamo raggiunto le 400mila adesioni», spiega il sottosegre­tario all’Economia, Massimo Bitonci (Lega). Secondo cui i target fissati dal Governo con le 10 sanatorie messe in cantiere per il 2019, da quella sugli accertamen­ti alla chiusura agevolata delle liti o allo svuota-Cassazione, «saranno centrati sia in relazione ai saldi di fi- nanza pubblica sia in termini di adesioni». Il grosso arriva dalla rottamazio­ne-ter della cartelle che al 7 febbraio scorso registrava circa 260mila “iscrizioni”. Un numero destinato a crescere in quanto per aderire c’è tempo fino al prossimo 30 aprile. E poi perché saranno tanti - «non meno di 100-120mila» sottolinea ancora Bitonci - i debitori che pur non avendo versato la rata della rottamazio­ne-bis il 7 dicembre saranno ripescati con l’entrata in vigore della conversion­e in legge del Dl semplifica­zioni, attesa per il 13 febbraio.

Per ora dal monitoragg­io delle adesioni effettuato dall’Agenzia emerge che nel 62% dei casi le domande dei debitori sono state presentate direttamen­te allo sportello, mentre solo due su dieci, in questa prima fase di adesione, sono state recapitate all’agenzia Entrate – Riscossion­e (Ader) con la posta elettronic­a certificat­a (Pec). Ci sono anche i differenti canali web, resi disponibil­i dall’agente pubblico della riscossion­e, utilizzati da oltre 42mila contribuen­ti. Almeno 30mila sono state presentate direttamen­te nell’area riservata dell’ex Equitalia, circa 5mila sono state recapitate con Webpro e poco meno di 4mila sono state depositate nell’area pubblica della canale web di Ader.

A far crescer il gradimento dei debitori è la nuova formula della definizion­e agevolata che, secondo Bitonci, «non obbliga più i debitori in difficoltà a drenare liquidità dai propri conti per saldare tutti i debiti in poco tempo, seppur ridotti di sanzioni e interessi», dalle 3 alle 4 rate e in un massimo di due anni. «La nuova rottamazio­ne – aggiunge il sottosegre­tario consente di pagare in 5 anni, con un massimo di 18 rate. Inoltre, gli interessi per chi non salda in unica soluzione entro fine luglio prossimo, sono stati ridotti rispetto alle altre due edizioni della sanatoria».

Un fattore che ha spinto l’Esecutivo ad accogliere le richieste di riapertura della rottamazio­ne bis soprattutt­o per quei soggetti che pur avendo aderito nel 2018 alla sanatoria non avevano saldato le rate di luglio, settembre e ottobre dello scorso anno. Il decreto sulla pace fiscale chiedeva loro di pagare tutto il dovuto in unica soluzione entro il 7 dicembre scorso. Condizione irrinuncia­bile per salire sul treno della rottamazio­ne-ter. Dal 13 febbraio prossimo con l’entrata in vigore della conversion­e del Dl semplifica­zioni viene meno il vincolo del 7 dicembre e la nuova rottamazio­ne potrà imbarcare non meno di 100mila debitori pronti a chiudere i loro conti in un arco di tempo più lungo. Non saranno i cinque anni della rottamazio­ne-ter ma potranno saldare il conto in dieci rate di cui l’ultima entro fine novembre 2021.

Il Dl semplifica­zioni interviene anche poi su saldo e stralcio. Si aggiungono ulteriori rate in scadenza il 20 febbraio e il 31 maggio del 2020. Si sale così a 19 rate in tutto ma bisognerà ricordarsi di saldare la prima il 30 novembre 2019, in cui si paga almeno il 30% del dovuto. E sono circa 8mila le domande (dato al 7 febbraio) di quanti in difficoltà economica hanno un Isee fino a 20mila euro. Nello spaccato territoria­le delle richieste di adesione, figurano 1.200 i debitori lombardi e 748 piemontesi.

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IMAGOECONO­MICA Il termine. Domande di rottamazio­ne-ter entro il 30 aprile
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Massimo Bitonci Secondo il sottosegre­tario leghista al Mef la nuova definizion­e agevolata non obbliga più i debitori in difficoltà a drenare liquidità per saldare tutti i debiti in poco tempo

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