Il Sole 24 Ore

Accesso negato al medico che fattura al datore di lavoro

- A cura di Giuseppe Acciaro

Un soggetto ha, da diversi anni, un contratto di lavoro dipendente con una casa di cura come medico responsabi­le di unità operativa e, contempora­neamente, svolge attività in regime di libera profession­e intramoeni­a, fatturando alla stessa casa di cura, le visite ambulatori­ali effettuate ai privati, in base a tariffe concordate, al netto di una trattenuta quale comparteci­pazione alle spese. Può accedere al regime forfettari­o, dal momento che la libera profession­e, pur essendo fatturata al datore di lavoro, è in realtà espletata verso soggetti diversi, vale a dire pazienti privati?

Si nega la possibilit­à di accesso al regime forfettari­o in quanto la causa di esclusione in oggetto è riferibile al fatto che il medico, seppur libero profession­ista, ha in essere un contratto di lavoro dipendente nei confronti della casa di cura e le relative fatture emesse per l’attività intramoeni­a, seppur aventi ad oggetto i pazienti privati, sono comunque emesse nei confronti del datore di lavoro.

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