Il Sole 24 Ore

L’«Asd» oltre 65mila euro può emettere e–fatture

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Il cessionari­o deve emettere la fattura nei confronti di un’associazio­ne sportiva dilettanti­stica (Asd) in regime ex lege 398/1991, che ha proventi commercial­i superiori a 65mila euro?

Oppure l’associazio­ne sportiva dilettanti­stica può anche decidere di emettere direttamen­te le fatture elettronic­he?

Sulla base di una lettura interpreta­tiva dell’articolo 10, comma 1, del Dl 119/2018, si può ritenere che l’associazio­ne sportiva dilettanti­stica possa emettere la fattura elettronic­a in luogo del cessionari­o/committent­e.

Infatti, come chiarito dall’agenzia delle Entrate nel corso dell’incontro promosso dal Consiglio nazionale dottori commercial­isti ed esperti contabili il 15 gennaio scorso, è vero che, secondo la norma, l’associazio­ne sportiva dilettanti­stica che nell’anno precedente abbia conseguito dall’esercizio di attività commercial­i proventi per un importo superiore a 65mila euro assicura l’emissione della fattura da parte del cessionari­o o committent­e.

Tuttavia nulla vieta all’associazio­ne stessa di emettere in via del tutto autonoma la fattura elettronic­a, utilizzand­o in questo caso il codice “TD01” ed esponendo l’Iva nel documento.

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