Il Sole 24 Ore

Flat tax sui negozi: i locatari possono essere imprendito­ri

- A cura di Luigi Lovecchio

Visto che l’articolo 1, comma 59, della legge 145/2018 ha introdotto il regime della cedolare secca di cui all’articolo 3 del Dlgs 23/2011 per i contratti aventi a oggetto unità immobiliar­i in categoria catastale C/1, e considerat­o inoltre che il comma 6 del citato articolo 3 afferma che le disposizio­ni di cui ai commi 1, 2, 4 e 5 del medesimo articolo non si applicano alle locazioni di unità immobiliar­i (ad uso abitativo) effettuate nell’esercizio di un’attività d’impresa, o di arti e profession­i, resta ancora valido il parere espresso dall’agenzia al punto 1.2 della circolare 26/E/2011 (secondo cui «esulano dal campo di applicazio­ne della norma in commento i contratti di locazione conclusi con conduttori che agiscono nell’esercizio di attività d’impresa o di lavoro autonomo»)?

Per i contratti di locazione commercial­e aventi ad oggetto immobili di categoria C/1, stipulati nel 2019 e soggetti a cedolare secca del 21%, non rileva lo status del conduttore. La legge di Bilancio 2019 (legge 145/2018) non prevede infatti condizioni di carattere soggettivo per il conduttore. D’altra parte, trattandos­i di locazioni commercial­i, se si impedisse il regime della cedolare secca ai contratti conclusi con soggetti imprendito­ri, si vanificher­ebbe quasi del tutto la portata della nuova disposizio­ne.

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