Flat tax sui negozi: i locatari possono essere imprenditori
Visto che l’articolo 1, comma 59, della legge 145/2018 ha introdotto il regime della cedolare secca di cui all’articolo 3 del Dlgs 23/2011 per i contratti aventi a oggetto unità immobiliari in categoria catastale C/1, e considerato inoltre che il comma 6 del citato articolo 3 afferma che le disposizioni di cui ai commi 1, 2, 4 e 5 del medesimo articolo non si applicano alle locazioni di unità immobiliari (ad uso abitativo) effettuate nell’esercizio di un’attività d’impresa, o di arti e professioni, resta ancora valido il parere espresso dall’agenzia al punto 1.2 della circolare 26/E/2011 (secondo cui «esulano dal campo di applicazione della norma in commento i contratti di locazione conclusi con conduttori che agiscono nell’esercizio di attività d’impresa o di lavoro autonomo»)?
Per i contratti di locazione commerciale aventi ad oggetto immobili di categoria C/1, stipulati nel 2019 e soggetti a cedolare secca del 21%, non rileva lo status del conduttore. La legge di Bilancio 2019 (legge 145/2018) non prevede infatti condizioni di carattere soggettivo per il conduttore. D’altra parte, trattandosi di locazioni commerciali, se si impedisse il regime della cedolare secca ai contratti conclusi con soggetti imprenditori, si vanificherebbe quasi del tutto la portata della nuova disposizione.