Boccia al Governo: «Con la Tav avremo 50mila posti in più»
«A noi basta come analisi costi-opportunità. Il lavoro è centrale»
Il lavoro come priorità. Per ridurre i divari e realizzare una società aperta e inclusiva. È il messaggio che è arrivato ieri dal Forum dell’Ucid, l’Unione cristiana impreditori dirigenti. Ed è il lavoro che Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria, considera obiettivo principale dell’azione di governo. A partire dalle infrastrutture. Sulla Tav è braccio di ferro tra Lega e M5S: «auspichiamo che il governo abbia un’unica grande priorità, cioè l’occupazione e il lavoro», ha commentato Boccia a margine del convegno, poco dopo l’ufficialità dell’analisi costi-benefici dell’opera.
«L’apertura di questi cantieri a regime determina 50mila posti di l lavoro. avoro. Come analisi costi- benefic benefici i a noi basta questo, in una fase delicata del paese. È una grande occasione per creare occupazione», ha c continuato ontinuato il presidente di Confin Confin- dustria. «Se il lavoro non è centrale in questo paese - h ha a aggiunto - evi evi- dentemente ci sono altri obiettivi. Farebbero bene a spiegarlo a tutti gli italiani, non solo a noi».
Nel messaggio inviato dal segretario di Stato Vaticano Pietro Parolin al Forum c’è la riproposizione della «sfida che il Santo Padre propone agli imprenditori: contribuire urgentemente a chiudere il divario tra esclusione e inclusione» ricollocando «il denaro al suo posto di mezzo e strumento e non di fine». Boccia ha condiviso questo pensiero: «il profitto è uno strumento non un fine, ma senza il profitto viene meno la forza dell’impresa. Creando ricchez- za di può realizzare la solidarietà». Bisogna passare dal conflitto alla collaborazione, per puntare all’occupazione e alla crescita. È quello che Confindustria, ha ricordato Boccia, ha avviato con le confederazioni Cgil, Cisl e Uil, firmando il Patto per la fabbrica: «le parti sociali si compattano e non si dividono, proponendo alla politica la centralità del lavoro». Il presidente di Confindustria, che ha incontrato il neo segretario della Cgil, Maurizio Landini qualche settimana fa al congresso della confederazione, ha annunciato che ci sarà un incontro a breve con Cgil, Cisl e Uil per proseguire il confronto, dopo l’accordo dell’anno scorso che ha messo al centro l’occupazione, proponendo il taglio delle tasse solo per i lavoratori.
Sabato scorso alla manifestazione sindacale c’era anche la Confindustria Romagna. «Ci si sorprende che i nostri imprenditori sono in piazza insieme ai sindacati senza chiedere il perché. Io non sono per la piazza, ma vanno approfonditi i contenuti. Bisogna confrontarsi nel merito delle questioni, non solo sulle tattiche e su qualche tweet che riguarda poco il paese», ha sottolineato il presidente di Confindustria, spiegando che gli imprenditori di Ravenna sono preoccupati per il blocco delle trivelle, e quindi per gli investimenti, l’occupazione e le imprese stesse.
Il paese ha grandi potenzialità ha sottolineato Boccia: «se siamo la seconda manifattura europea con gli handicap che abbiamo, rimuovendoli potremmo essere tra i primi al mondo». La politica deve esercitare il ruolo di leadership, ha continuato il presidente di Confindustria, mettendo a fuoco una visione di paese, considerando l’Italia al centro del Mediterraneo e non periferia d’Euoropa.