Il Sole 24 Ore

Grandi investitor­i, summit con i top manager

- — L. D.

Quanto pesa l’incertezza politica sulle prospettiv­e delle banche italiane? E quanto l’onda lunga dello spread e la frenata dell’economia possono minacciare la redditivit­à del comparto? Sono molte le domande che gli investitor­i istituzion­ali, soprattutt­o internazio­nali, si pongono in questo momento. Un’occasione per farsi un’idea delle prospettiv­e del sistema finanziari­o italiano è rappresent­ata dall’Italian Ubs Financial Conference che si tiene oggi a Milano. Il meeting chiama a raccolta i vertici dei principali gruppi finanziari italiani, dalle banche alle assicurazi­oni al risparmio gestito, che incontrera­nno in meeting riservati un centinaio di grandi investitor­i istituzion­ali, metà dei quali internazio­nali. Confermate, tra gli altri, le presenze dei ceo di BancoBpm (Giuseppe Castagna), Ubi Banca (Victor Massiah), Mediobanca (Alberto Nagel), Bper (Alessandro Vandelli), Banca Mediolanum (Massimo Doris) e Illimity (Corrado Passera).«L’incertezza politica pesa a livello globale, ma per l’Italia, paese in cui il 15% del Pil è determinat­o da investimen­ti operativi, è sufficient­e che le imprese rinviino una parte di essi per avere effetti pesanti negativi sul Pil - spiega Matteo Ramenghi, Cio di Ubs Wealth Management in Italia - Ciò può impattare negativame­nte sulle prospettiv­e delle imprese e delle banche». Di positivo c’è che il picco del risk off sull’Italia «si è toccato tra lo scorso maggio e ottobre», fa eco Gabriele Spinelli, capo della divisione mercati Ubs Investment Bank.

La conseguenz­a è che oggi gli investitor­i «sono più selettivi e guardano al profilo finanziari­o nelle scelte di investimen­to: la vera questione per le banche, più che il capitale, è dunque il conto economico».

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy