Edf chiama Atlantia per l’aeroporto di Tolosa
I francesi vogliono replicare lo schema utilizzato a Nizza Gli italiani per ora freddi
Grandi manovre sugli gli scali aeroportuali francesi. Se da una parte la privatizzazione dell’aeroporto di Parigi sembra congelata, è entrata nel vivo la vendita dello scalo di Tolosa. Per questo deal Efd ha chiamato Atalantia: i francesi vorrebbero replicare «il modello Nizza».
Grandi manovre attorno agli scali aeroportuali francesi. Se da una parte la privatizzazione dell’aeroporto di Parigi sembra congelata per una levata di scudi politica con tempi ancora non prevedibili, è entrata nel vivo la vendita dell’aeroporto di Tolosa.
La cessione da parte del consorzio cinese Casil Europe del 49,9% posseduto nello scalo di Tolosa Blagnac (ATB) è pronto ad entrare nella sua seconda fase. Secondo indiscrezioni, il governo francese gradirebbe un soggetto transalpino pronto a subentrare all’investitore cinese. Tra i favoriti potrebbe così esserci Edf Invest, costola finanziaria del colosso dell’elettricità Électricité de France. Secondo indiscrezioni quest’ultima starebbe cercando di costituire un consorzio e starebbe cercando un alleato: ci sarebbero stati contatti con Atlantia, con la quale Edf Invest ha già acquisito l’aeroporto di Nizza. Ma Atlantia non sarebbe interessata allo scalo di Tolosa, in quanto la società dei Benetton punta soltanto a scali esposti alla crescita globale (come Fiumicino e Nizza) e in cui sia possibile prendere la maggioranza.
In corsa per lo scalo di Tolosa, con buone chance, ci sarebbero così i francesi di Vinci. In campo ci sarebbe anche la Caisse des Depots et Consignations (CDC): cioè lo stesso consorzio che ha vinto l’asta per l’aeroporto di Lione nel 2016. Altri possibili acquirenti, secondo il quotidiano francese Les Echos, sarebbero la conglomerata delle costruzioni e concessioni Eiffage e il fondo infrastrutturale Ardian, che avrebbe unito le forze con la banca transalpina Bpce e il fondo Mirova. Al lavoro per valutare le migliori proposte in vista della seconda fase dell’asta c’è la banca d'affari Lazard: l’acquirente prescelto avrà la maggioranza dei diritti di voto accanto al Governo francese, che ancora possiede il 10,01% dello scalo di Tolosa. Il venditore Casil Europe avrebbe in mente una valorizzazione attorno alle 16-18 volte l’Ebitda dello scalo (stimato attorno ai 60 milioni nel 2019). Gli scali di Lione e Nizza, è il caso di ricordare, sono stati privatizzati a multipli di 19 e 23 volte l’Ebitda.
Se dunque da una parte sembra alle battute finali la vendita di quest'ul- timo aeroporto, ben differente è l'asta per la privatizzazione dello scalo parigino Charles de Gaulle, il cui processo sembra essere stato ritardato, se non addirittura bloccato a tempo indefinito dalla levata di scudi di alcuni fronti del senato. La quota del 50,6% detenuta dallo stato francese nel gruppo Aeroports de Paris (ADP) potrebbe avere una valorizzazione fino a 10 miliardi di euro. C’è da dire che per l’asta si stavano già preparando diversi consorzi capitanati dal colosso finanziario Usa Global Infrastructure Partners, dal gruppo francese Vinci e dal fondo australiano IFM. Anche Atlantia si è detta pronta a costituire un consorzio. Proprio l’ad Giovanni Castellucci, in un'intervista al Sole della scorsa settimana, ha spiegato che Atlantia segue da vicino i progetti del governo francese.