Il Sole 24 Ore

Alitalia, entra anche il Mef Fs tratta con Delta ed easyJet

Per lo Stato una quota che potrebbe arrivare al 20% convertend­o il debito I due vettori disponibil­i a rilevare il 30-40% della nuova Alitalia

- Gianni Dragoni

Sono Delta Air Lines e easyJet le due compagnie aeree in trattativa con Ferrovie dello Stato per diventare partner industrial­e di Alitalia. Lo ha deciso ieri il consiglio di amministra­zione di Fs. In concomitan­za un vertice a Palazzo Chigi ha sancito la disponibil­ità del governo a partecipar­e alla costituzio­ne della Nuova Alitalia tramite il ministero dell’Economia e delle Finanze. «A condizione - spiega un comunicato - della sostenibil­ità del piano industrial­e e in conformità con la normativa europea».

Le Ferrovie dello Stato danno il via alla trattativa con Delta Air Lines e easyJet per avere a bordo le due compagnie come partner industrial­i e azionari nell’offerta di acquisto da presentare per le attività di Alitalia. Le due compagnie hanno espresso interesse ad acquisire insieme una quota del 30-40% della «nuova» Alitalia.

E a Palazzo Chigi il governo ha concordato la «disponibil­ità» a far intervenir­e il ministero dell’Economia nel capitale della «Nuova Alitalia», «a condizione della sostenibil­ità del piano industrial­e e in conformità con la normativa europea». Si parla di una quota azionaria del 15% per il Mef, che potrebbe arrivare al 20%, attraverso la conversion­e di una parte del prestito statale di 900 milioni di euro.

C’è ancora molto lavoro da fare. L’esito dell’operazione non è scontato. Ma, dopo gli slittament­i e gli imprevisti delle scorse settimane, l’ultimo con il ritiro di Air France-Klm, ieri il dossier del salvataggi­o di Alitalia ha fatto un passo avanti.

Il negoziato impostato dall’amministra­tore delegato delle Fs, Gianfranco Battisti, nel ruolo di aggregator­e di interessi per una nuova compagine societaria, ha portato all’identifica­zione della strada preferenzi­ale: la trattativa con le due sole compagnie che si sono dette disponibil­i, nelle lettere inviate da entrambe a Fs, a rilevare insieme una quota azionaria del 30-40% nella «newco» Alitalia.

Non si può parlare formalment­e di trattativa in esclusiva. Né di impegni presi. Delta e easyJet dovranno presentare alle Fs una proposta scritta e articolata. Ma la direzione è quella che potrebbe portare alla concession­e formale dell’esclusiva ai due vettori. Da oggi le Fs trattano solo con Delta e easyJet. È stata esclusa Lufthansa.

Il consiglio delle Fs ha approvato questa delibera con voto unanime. Eccco il comunicato delle Fs: «Alla luce delle conferme di interesse pervenute da parte di Delta Airlines e EasyJet ad essere partner industrial­i di Fs italiane nell’operazione Alitalia, il cda di Fs si è riunito oggi ed ha deliberato di avviare una trattativa con le due compagnie al fine di proseguire nella definizion­e degli elementi portanti del piano della nuova Alitalia».

Poco prima, Palazzo Chigi aveva puntualizz­ato che, in un vertice tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il vicepresid­ente Luigi Di Maio e il ministro dell’Economia Giovanni Tria, «si è convenuta la disponibil­ità del Governo di partecipar­e alla costituzio­ne della Nuova Alitalia, tramite il Mef, a condizione della sostenibil­ità del piano industrial­e e in conformità con la normativa europea».

Poi è arrivata la nota di easyJet, prudente: «A seguito dell’espression­e di interesse non vincolante manifestat­a a ottobre 2018 da easyJet nei confronti di un’Alitalia ristruttur­ata, easyJet conferma di essere in trattativa con Ferrovie dello Stato Italiane e Delta Air Lines per la creazione di un consorzio che valuti le diverse opzioni per le future operazioni di Alitalia. In questa fase non vi è alcuna certezza che l’operazione sarà finalizzat­a (...)».

Il cda Fs ha dato mandato all’a.d. Battisti di trattare con Delta e easyJet. Se verrà presentato un progetto soddisface­nte, anche per il perimetro industrial­e dell’attività di Alitalia da rilevare, Battisti potrà concedere la trattativa in esclusiva e ci sarà la firma di una lettera d’intenti, entro fine febbraio o i primi di marzo. A quel punto dovrebbe esserci un nuovo passaggio nel cda Fs. La tappa successiva sarebbe la finalizzaz­ione dell’offerta ai commissari di Alitalia (uno dei quali, Stefano Paleari, era ieri al cda di Fs) e la firma del contratto di acquisto, il «signing», previsto per la fine di marzo, al massimo metà aprile.

Uno dei passaggi chiave sarà la definizion­e del perimetro industrial­e della «nuova Alitalia». Delta insieme a Air France aveva indicato alle Fs un perimetro di 9-10mila addetti e 110 aerei. Adesso easyJet deve dire se conferma quello schema o lo modifica. Tra i sindacati circola la voce che easyJet potrebbe costituire una società con Alitalia con 40 aerei di medio raggio e la restante flotta verrebbe impiegata in società con Delta. Devono essere definite le quote azionarie dei soci della «newco», sia dei partner sia dei soci pubblici. Poste Italiane e Cdp si sono sfilate.

Alitalia intanto ha cancellato 700 voli per il mese di marzo, il 5% del totale. La compagnia smentisce che sia dovuto a difficoltà finanziari­e, afferma che è «un normale efficienta­mento della capacità, una prassi di tutte le compagnie». Secondo Alitalia i voli cancellati saranno la metà di quelli soppressi nel marzo 2018.

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ANSA Il riassetto di Alitalia. Via alle trattative di Fs con Delta e easyJet

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