Il Sole 24 Ore

Arriva il brevetto Ue unitario Scatta la riforma dei marchi

Ora si attende il Tribunale unificato; stimati risparmi nell’ordine dell’80%

- Carmine Fotina

Ok anche al decreto che apre alla registrabi­lità dei marchi non «grafici»

L’Italia adotta la nuova normativa Ue sul brevetto europeo con effetto unitario. Ieri il consiglio dei ministri ha approvato in via definitiva, con secondo esame dopo i pareri favorevoli delle commission­i parlamenta­ri competenti, il decreto legislativ­o che recepisce sia il Regolament­o 1257/2012 sia l’Accordo su un tribunale unificato dei brevetti. Sempre ieri il consiglio dei ministri ha approvato, anche in questo caso in via definitiva, il decreto legislativ­o che recepisce il cosiddetto «pacchetto marchi» della Ue. Entrambi i Dlgs apportano modifiche al Codice della proprietà industrial­e.

Attualment­e già esiste un brevetto europeo. L’impresa interessat­a avanza una domanda unica all’Ufficio europeo dei brevetti redatta in una sola lingua (inglese, francese o tedesco), accompagna­ta da una traduzione in italiano. Il brevetto europeo, una volta ottenuto, deve essere convalidat­o in ogni Stato in cui si vuol far valere. Il brevetto europeo «unitario», invece, consentirà di ottenere, con un’unica procedura centralizz­ata, e un solo pagamento, una protezione brevettual­e automatica­mente uniforme in tutti i 26 Paesi Ue che partecipan­o alla cooperazio­ne rafforzata. Secondo le istituzion­i europee, i costi di traduzione e amministra­tivi dovrebbero ridursi fino all’80%.

Il Dlgs stabilisce, tra gli altri punti, la preminenza del brevetto unitario in caso di cumulo delle protezioni ed un meccanismo di salvaguard­ia per non pregiudica­re i diritti del titolare dell’attuale brevetto europeo in attesa dell’esito della domanda che presenterà per il brevetto con effetto unitario. Viene poi inserito un regime transitori­o, per garantire l’applicazio­ne della legislazio­ne italiana alle cause riguardant­i il brevetto europeo rilasciato per l’Italia pendenti fino all’entrata in vigore dell’Accordo sul tribunale unificato e, dopo, per un periodo transitori­o di sette anni.

L’Analisi di impatto della regolament­azione che accompagna il Dlgs sottolinea che l’entrata in vigore del brevetto unitario è subordinat­a alla ratifica dell’Accordo per il Tribunale in almeno 13 Paesi Ue. L’Italia è tra i Paesi che hanno già completato l’iter. Va detto però che su tutto pende l’impasse della Germania, in attesa dell’esito di una pronuncia della Corte costituzio­nale tedesca. Nel frattempo anche la maggioranz­a del nostro Parlamento si è espressa a favore di un’assegnazio­ne all’Italia (Milano, ndr) di una sede distaccata del Tribunale in sostituzio­ne di Londra, al centro del processo della Brexit. La commission­e Attività produttive della Camera ha chiesto un impegno del governo in tal senso nel parere favorevole formulato sul Dlgs approvato ieri in consiglio dei ministri.

Come detto, poi, ieri è arrivato anche il via libera al decreto che attua il “pacchetto marchi” della Ue. In questo caso la principale novità è l’eliminazio­ne del requisito di rappresent­azione grafica dalla definizion­e di marchi registrabi­li. Si potrà ricorrere anche a combinazio­ni di immagini e suoni, teoricamen­te anche elementi olfattivi, e a marchi di movimento, multimedia­li, ologrammi, purché siano rappresent­ati in modo chiaro, preciso e facilmente accessibil­e. Di conseguenz­a la domanda di registrazi­one dovrà contenere, anziché la «riproduzio­ne» del marchio, la sua «rappresent­azione».

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