Il Sole 24 Ore

«Io dico sì, il Nord non toglie risorse al Sud»

INTERVISTA Sergio Chiamparin­o. «Anche in Piemonte stiamo lavorando a una bozza, spero sia pronta in primavera»

- —B.F.

Dopo Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna toccherà a Piemonte e Liguria. La regione guidata da Sergio Chiamparin­o a novembre ha dato il via libera a negoziare con il Governo l’intesa per rafforzare l’autonomia della Regione su 12 materie tra cui sanità, turismo e beni culturali, infrastrut­ture, istruzione e formazione. Un voto bipartisan sostenuto oltre che dalla maggioranz­a di centrosini­stra anche dal centrodest­ra, a partire dalla Lega. Ma non dal M5s.

Presidente Chiamparin­o a che punto siete?

Stiamo lavorando ai tavoli tecnici e si sta costruendo la bozza dell’intesa e quindi sono fiducioso che, prima della fine della nostra legislatur­a in primavera, si possa concludere l’iter.

Ma questa autonomia finanziata dalla comparteci­pazione all’Irpef non rischia di aggravare il gap Nord-Sud? Qui c’è un grande equivoco su cui qualcuno volutament­e sta speculando. Se siamo all’interno dell’articolo 116 della Costituzio­ne la copertura delle competenze aggiuntive sarà di pari importo a quella che oggi è finanziata dallo Stato. Ci deve essere cioè una simmetria perfetta tra competenze trasferite e risorse trattenute. Se invece l’obiettivo è utilizzare l’autonomia come un grimaldell­o per mettere in discussion­e i trasferime­nti alle regioni più povere, trattenend­o maggiori risorse rispetto a quelle già assegnate, allora siamo fuori dall’esercizio della Costituzio­ne.

Quindi sbaglia il presidente della Campania De Luca a mettersi sulle barricate?

La critica è sempre utile. Anche perché ci sono dichiarazi­oni di alcuni esponenti della Lega, che alimentano le proteste. Ma ricordo che il nuovo regime dell’articolo 116 è stato introdotto con la riforma costituzio­nale del 2001 da una maggioranz­a parlamenta­re di centrosini­stra. Ed anche il mio amico De Luca era d’accordo. Per noi l’obiettivo è ottimizzar­e i servizi, renderli più efficienti e utili alle esigenze dei piemontesi.

In che modo?

Per esempio chiediamo una maggior flessibili­tà organizzat­iva sulla formazione, che ci consenta di far corrispond­ere meglio la domanda di lavoro che viene dalle imprese con l’offerta formativa, in particolar­e degli istituti tecnici. Lo stesso vale per la Sanità, dove l’autonomia ci consentirà di avere più specializz­ati nei settori in sofferenza.

Il M5s è stato l’unico partito a votare contro l’autonomia del Piemonte: cosa succederà quando arriverà il testo dell’intesa a Di Maio? Non deve chiederlo a me. Certo una coerenza in un senso o nell’altro ci vorrebbe.

‘‘ L’obiettivo è ottimizzar­e i servizi, renderli più efficienti e utili alle esigenze dei piemontesi. Chiediamo una maggior flessibili­tà organizzat­iva sulla formazione. Sergio Chiamparin­o Governator­e del Piemonte

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