«Si assicurino i fondi alle regioni piu deboli»
INTERVISTA Marco Marsilio. Per il neo governatore d’Abruzzo i trasferimenti dello Stato fondamentali per la regione
Marco Marsilio appena eletto alla guida dell’Abruzzo è il primo governatore di una Regione del Sud in cui la Lega ha sbaragliato oltre agli avversari anche gli alleati della coalizione. E l’Abruzzo è una di quelle aree in cui i trasferimenti dello Stato sono fondamentali per coprire i costi di servizi come istruzione, scuola, infrastrutture.
Presidente lei ha fatto parte della commissione sul federalismo fiscale: non teme che a pagare l’autonomia delle regioni del Nord saranno quelle del Centro-Sudl?
Nella riforma del 2008 sul federalismo fiscale del governo Berlusconi si raggiunse un punto di sintesi tra le spinte autonomiste della Lega e chi invece riteneva imprescindibile la tutela dell’unità nazionale. La redistribuzione della fiscalità per favorire un rapporto più diretto tra i cittadini e il territorio, evitando di accentrare sullo Stato tutta la raccolta, prevedeva sempre il fondo perequativo per garantire i livelli essenziali delle prestazioni a tutte le Regioni, a partire ovviamente da quelle più deboli. Quindi per me è fondamentale che questa perequazione venga assicurata.
Lei ha vinto grazie al contributo decisivo della Lega: non teme di rimanere ostaggio del Carroccio?
Al contrario. Credo che la Lega Abruzzo voglia tutelare e difendere la propria Regione. E quindi non temo che la spinta autonomista possa mettere in discussione il trasferimento delle risorse.
Ma nelle intese di Veneto e Lombardia si prevede che le competenze saranno coperte da una parte delle imposte raccolte sul territorio...
A me sta bene se le regioni virtuose possano fare di più e meglio utilizzando le risorse a loro disposizione a patto che queste risorse non vengano sottratte ad altre regioni. Lo ripeto le risorse di cui oggi dispone ciascuna Regione devono essere le stesse anche domani, a prescindere se è stata richiesta o meno una maggiore autonomia su alcune specifiche materie.
E quando si passerà dalla spesa storica ai costi standard questa certezza verrà meno?
Non possiamo difendere a spada tratta la spesa storica, che ha prodotto non poche distorsioni. La ragione del passaggio ai costi standard è stata introdotta proprio per elevare la qualità delle prestazioni e a evitare gli sprechi. Se mantenere la spesa storica significa spendere troppo e male è bene che venga superata da metodi di gestione e razionalizzazione della spesa che vadano incontro alla richiesta dei cittadini di servizi più efficienti e qualitativamente migliori.
‘‘ La riforma del 2008 sul federalismo fiscale raggiunse una sintesi tra le spinte autonomiste e chi invece riteneva imprescindibil e la tutela dell’unità nazionale Marco Marsilio Governatore Abruzzo