Il Salone del Mobile di Milano «hub» della creatività
Nasce lo spazio S.Project, un format rinnovato per un mercato che cambia Il settore arredo in crescita nel 2018; cautela sulle prospettive 2019
Presentato il 58esimo Salone del Mobile di Milano, in programma dal 9 al 14 aprile. Inclusione e dialogo con il resto del mondo le parole chiave.
Milano città aperta. Milano capitale del design e punto di riferimento per le imprese dell’arredo, che di tutto hanno bisogno, in questo momento di incertezze politiche ed economiche, tranne che di nuove tensioni con i Paesi esteri.
L’invito all’inclusione e al dialogo con il resto del mondo arriva dalle imprese italiane dell’arredo-design e dal sindaco del capoluogo lombardo, Giuseppe Sala, durante la presentazione del 58esimo Salone del Mobile di Milano, in programma dal 9 al 14 aprile.
Il 2018 si è chiuso, per le aziende italiane del comparto, con una conferma della ripresa avviata nel 2015: la produzione è cresciuta dell’1,9% nel suo complesso per il macrosistema arredamento (secondo i dati preconsuntivi elaborati dal Centro studi di FederlegnoArredo), raggiungendo i 27,4 miliardi di euro, con un robusto +3,1% sul mercato interno e un +0,8% su quelli esteri. Ma il rallentamento dell’economia italiana e le previsioni al ribasso per il 2019 preoccupano le imprese, come ha detto il presidente di FederlegnoArredo, Emanuele Orsini, facendo appello alla politica perché sostenga le aziende all’estero attraverso «politiche di coesione». Aziende che, in questa fase di incertezza, fanno quadrato attorno al loro Salone, punto di riferimento internazionale per il mondo del design e vetrina per le realtà che investono in innovazione e internazionalizzazione.
«Nell’ultimo mese e mezzo ho viaggiato molto in tutta Europa per incontrare partner e clienti e tutti, nel salutarci, mi hanno dato appuntamento qui a Milano, in aprile», ha racconta il presidente del Salone del Mobile Claudio Luti. «Tutti danno per scontato che bisogna essere qui durante quella settimana – ha aggiunto –. Tutti ci riconoscono la nostra leadership, come industria del design e come fiera di riferimento, grazie anche alla capacità di fare sistema che la città ha saputo dimostrare». Ma mantenere questa leadership non è facile: occorre evolvere sempre per stare dietro a un mondo che cambia con grande rapidità, ha detto Luti. Per questo il Salone si presenta quest’anno con un format rinnovato: «Abbiamo reinterpretato la presentazione del mondo dell’ufficio – ha spiegato – avvicinando le aziende di questo comparto agli altri marchi che lavorano per la collettività, portandoli in altri padiglioni e in posizioni più interessanti dal punto di vista del traffico di visitatori». Al contempo, i padiglioni 22-24, che fino al 2017 avevano tradizionalmente ospitato la biennale dell’Ufficio, faranno spazio a S.Project, uno nuovo percorso espositivo trasversale dedicato ai prodotti di design e alle soluzioni decorative e tecniche del progetto d’interni. Uno spazio che ospiterà molti marchi mai presentati prima all’interno del Salone e anche alcuni importanti ritorni, come quello di B&B Italia.
Tutto esaurito anche quest’anno, dunque, all’interno dei padiglioni, con 2.350 espositori (di cui 550 designer under 35 del SaloneSatellite), di cui il 24% dall’estero. E come sempre un programma di iniziative che non si ferma alla fiera e agli spazi espositivi, ma pervade la città, grazie alla stretta collaborazione con il Comune e con le più importanti istituzioni culturali cittadine, dal Teatro alla Scala (con un concerto in programma l’8 aprile) alla Triennale, che si prepara a inaugurare il nuovo Museo del design, con una collezione permanente che sarà ospitata al piano terra. Si tratta solo dell’inizio di un percorso che, ha precisato il presidente della Triennale Stefano Boeri, porterà alla creazione di un vero e proprio museo