«Il clima di incertezza rischia di rallentare gli investimenti»
Crescono i timori su Brexit, frenata tedesca e tensioni con Parigi
Come tutti gli anni dispari, al Salone del Mobile il 2019 è l’anno di Euroluce, che si annuncia con 421 espositori attesi (per il 48% esteri) in oltre 38mila mq: «Aspettiamo i principali brand italiani e internazionali del settore e alcuni importanti ritorni», spiega Stefano Bordone, presidente di Assoluce. Il comparto va bene, aggiunge, e il 2018 si è chiuso in crescita, con un valore della produzione di 2,2 miliardi (dati FederlegnoArredo).
Ma le preoccupazioni non mancano: «Per fortuna l’export tiene – osserva Bordone – ma ci sono aree in cui la crescita rallenta, come la Cina, e anche le tensioni con la Francia, un mercato importantissimo, non ci lasciano tranquilli». Al momento i dati sono positivi, ma i timori derivano da una incertezza che sta frenando gli investimenti. «Abbiamo bisogno di stabilità e di buone relazioni internazionali», aggiunge Bordone. I temi della stabilità politica e di una strategia diplomatica di distensione e apertura sono i più sentiti tra gli imprenditori dell’arredo-design, che guardano con ottimismo al Salone del Mobile di Milano, ma che sembrano preoccupati quando il discorso si sposta sulla situazione del Paese.
Anche chi investe e macina utili non è esente dalle preoccupazioni. Come Giovanni Anzani, ceo di Poliform, che annuncia risultati record per il 2018 (ricavi ed Ebitda); un programma di 15 aperture di monobrand in tutto il mondo; e l’apertura a fine anno di uno stabilimento produttivo di 20mila mq. Eppure, anche Anzani è preoccupato: «Negli ultimi tre mesi del 2018 abbiamo registrato qualche rallentamento – spiega –. Per fortuna a gennaio il mercato è ripartito, ma le incognite sono tante: la Germania sta frenando e nel Regno Unito, dove stiamo per aprire un nuovo showroom, pesa la Brexit».
Incertezze che non aiutano gli investimenti, conferma Claudio Feltrin, presidente di Assarredo: «A fine anno abbiamo avuto qualche segnale di debolezza e il 2019 si è aperto un po’ a macchia di leopardo», spiega. I dati preconsuntivi di FederlegnoArredo rilevano per il settore arredamento in senso stretto una crescita della produzione del 2% nel 2018, con esportazioni in aumento dell’1,6%, trainate soprattutto dagli Stati uniti, diventati il secondo mercato. «Ma c’è troppa instabilità, a cominciare da quella politica, dovuta a fattori endemici del nostro Paese ma anche a situazioni esterne, come la Brexit, il rallentamento della Germania e le elezioni europee di maggio», aggiunge Feltrin. Un clima che non aiuta e sta frenando consumi dei cittadini e investimenti delle aziende. «Molti imprenditori stanno alla finestra e aspettano, prima di avventurarsi in nuovi investimenti – conclude Feltrin –. Ma al Salone di Milano dobbiamo farci vedere forti, come siamo, e convinti».