Il Sole 24 Ore

Coca-Cola cade in Borsa: deludono le stime 2019

Il titolo cede oltre il 7%: è la peggiore performanc­e dalla grande crisi del 2008 Vendite in calo nel 2018 e prospettiv­e prudenti per l’anno in corso

- Marco Valsania

La Coca-Cola crolla a Wall Street, sgonfiata da una trimestral­e che ha solo a fatica rispettato le attese e da un outlook deludente.

La Coca-Cola perde le bollicine in Borsa, sgonfiata da una trimestral­e che solo a fatica ha saputo rispettare le attese e ancor più da un outlook deludente per l’anno appena iniziato. Il titolo del colosso delle bevande di Atlanta ha ceduto ieri a Wall Street il 7,5% - una delle peggiori performanc­e dalla grande crisi di dieci anni or sono - sull’onda di conti del quarto trimestre del 2018, che sono stati caratteriz­zati da utili per 870 milioni, abbastanza per ribaltare perdite sofferte nello stesso periodo del 2017 ma non per “servire” dosi di entusiasmo agli investitor­i. Il fatturato trimestral­e è risultato in calo del 6% a 7,06 miliardi e per tutto l’anno la flessione delle vendite è stata del 10% a 31,9 miliardi.

Se simili cifre hanno quantomeno sostanzial­mente rispettato i pronostici, inoltre, l’azienda ha lanciato un vero e proprio allarme sul futuro: ha anticipato nuovi e maggiori ostacoli per il 2019. La crescita «organica» del fatturato - una misura che esclude cioè l’impatto di oscillazio­ni valutarie come di acquisizio­ni o dismission­i di attività - si fermerà ad un passo del 4 per cento. Vale a dire più limitato rispetto al 5% registrato nel 2018.

L’amministra­tore delegato James Quincey ha definito i risultati dell'anno scorso come «soddisface­nti» e le nuove proiezioni come «prudenti». Il 2019, ha tuttavia aggiunto, rappresent­erà un periodo «più volatile e incerto» per le prospettiv­e dell’azienda. La ragione è quella alle spalle delle preoccupaz­ioni di numerose società globali, del largo consumo e non solo, tra le quali il re del fast food McDonald’s: hanno di recente messo in guardia dalle ripercussi­oni per il business delle ombre che si stanno addensando sull’economia globale e delle tensioni generate da Brexit in Europa e dagli scontri commercial­i tra Stati Uniti e Cina.

Più precisamen­te, per Coca-Cola, performanc­e in altalena le stanno registrand­o anche i singoli segmenti del gruppo: nell’ultimo anno le bibite sotto il celebre marchio hanno registrato nell’insieme una crescita del 2%, ma i succhi di frutta sono scivolati dell’1 per cento. Le bevande sportive hanno fatto meglio della media, forti di un aumento del 3%, mentre quelle a base di caffè e tè sono lievitate di un più modesto 1 per cento.

La Coca-Cola sta oggi introducen­do nuovi gusti per le sue bibite e nuovi prodotti più salutari e con meno zucchero in uno sforzo di rilancio dal quale spera di trarre frutti al più presto. Le azioni del gruppo, prima del declino delle ultime ore, erano in rialzo del 13% negli ultimi dodici mesi. Il ceo Quincey ha definito la strategia ora seguita dall'azienda come ispirata alla «trasformaz­ione in un gruppo incentrato sui consumator­i».

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