Gilet Gialli, il 56% dei francesi dice basta
Sono 7.500 le persone poste in stato di fermo giudiziario in Francia dall’inizio delle proteste dei gilet gialli, il 17 novembre scorso; 8.400 quelle controllate dalla polizia. Sono 1.800 le condanne pronunciate dalla giustizia, mentre 1.500 fascicoli sono ancora in attesa di giudizio: questi i dati rivelati ieri dal ministro dell’Interno, Christophe Castaner, che ha escluso ogni ipotesi di amnistia. Durante una cerimonia a Parigi, il titolare di Place Beauvau ha inoltre consegnato una megacolletta di circa 1,5 milioni di euro a favore delle forze dell’ordine ferite durante le manifestazioni. Le vittime non sono mancate nemmeno tra i manifestanti.
Cominciata con il sostegno della stragrande maggioranza della popolazione, dopo 13 settimane alla protesta dei gilet gialli resta per la prima volta l’appoggio di meno della metà dei francesi. Un sondaggio Elabe per BFM Tv mostra che il 56% dei francesi ritiene che la mobilitazione debba fermarsi: «È un’inversione importante», sottolinea Bernard Sananes, presidente dell’istituto di sondaggi, «è la prima volta che abbiamo questa cifra dalla fine di novembre. L’appoggio alla prosecuzione della mobilitazione era attorno al 70% fra dicembre e gennaio». Per il 64% degli intervistati dal sondaggio, le manifestazioni del sabato sono ormai lontane dalle rivendicazioni iniziali dei gilet gialli.
In parallelo, nelle ultime settimane, la popolarità del presidente Emmanuel Macron ha registrato un aumento, sia a livello personale sia come partito, La République en Marche.