Tribunale, Berlino decide entro marzo
Il destino del brevetto unitario e del suo Tribunale si compirà entro marzo, quando è attesa la decisione della Corte costituzionale tedesca, che su ricorso presentato da un avvocato nazionale, dovrà stabilire se il brevetto unitario e il relativo Tribunale per dirimere le controversie sono compatibili con il diritto tedesco (si veda Il Sole24Ore di ieri). Lo spiegano fonti tedesche, secondo cui lo slittamento dei tempi è stato funzionale a prendere tempo. Brevetto unitario e relativo Tribunale partiranno esattamente 4 mesi dopo la data di deposito della ratifica da parte della Germania. Data che Berlino vuole ritardare rispetto alla Brexit, proprio per capire come gestire la questione della sede della Corte prevista a Londra. Sullo spostamento ad altra sede - Milano è, per ora, l'unica informalmente candidata - dovrà decidere il Consiglio Ue. Ma sinora non si è manifestata una forte volontà di rimettere in discussione Londra. Con il rischio che la Corte parta effettivamente nella City e ci si prenda i due anni di tempi necessari all'uscita effettiva del Regno Unito per decidere il da farsi. Ma cosa cambierebbe per le imprese europee con la partenza del brevetto unitario? Oggi, esiste già un brevetto europeo. L'azienda manda una domanda sola (in inglese, francese o tedesco) all'Ente europeo brevetti e specifica per quali Paesi intende attivare la copertura . Il brevetto unitario prevede che con una sola procedura e un solo pagamento la copertura scatti in tutti gli Stati Ue. A ciò si affiancherà il Tribunale per il brevetto unitario (Tub). Per la Corte di I istanza una sezione centrale a Parigi e altre specializzate a Monaco (meccanica) e Londra (farmaceutica). Quella a cui punta Milano.