Il Sole 24 Ore

IL CALENDARIO

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14 FEBBRAIO 2019

Parte la riforma

Dopo una gestazione piuttosto lunga (il lavoro sulla legge delega è partito nel corso della precedente legislatur­a) e dopo 77 anni dal varo della legge fallimenta­re è stato pubblicato ieri sulla Gazzetta Ufficiale il testo del decreto di riforma (decreto legislativ­o 12 gennaio 2019 n. 14) che contiene il «Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza in attuazione della legge 19 ottobre 2017, n. 155».

Due fasi

Una riforma a efficacia differita: una parte entra infatti in vigore tra trenta giorni, tutto il resto tra un anno e mezzo. Partono dunque subito, da una parte, l’istituzion­e presso il ministero della Giustizia dell’albo dei curatori e, dall’altra, le novità inserite nel Codice civile sugli obblighi (con limiti abbassati rispetto a quelli vigenti) di nomina degli organi di controllo interni delle società

16 MARZO 2019

Albo dei curatori

Tra le novità in vigore tra trenta giorni va segnalata l’istituzion­e dell’albo dei soggetti destinati a svolgere, su incarico del tribunale, le funzioni di curatore, commissari­o giudiziale o liquidator­e, nelle procedure previste nel codice della crisi e dell’insolvenza. Possono essere chiamati a svolgere tali funzioni avvocati, dottori commercial­isti ed esperti contabili e consulenti del lavoro

Organi di controllo

Altra importante novità è sulla nomina dell’organo di controllo o del revisore. Che diventa obbligator­ia se la società ha superato per due esercizi consecutiv­i almeno uno dei seguenti limiti: 1) due milionidi euro di attivo; 2) due milioni di euro di ricavi; 3) dieci dipendenti occupati durante l’esercizio. Tale obbligo deve essere rispettato entro nove mesi a partire da oggi dalle Srl e dalle coop già costituite

15 AGOSTO 2020

Allerta pre-crisi

Filo conduttore della riforma della crisi d’impresa è la conservazi­one dell’attività aziendale. Per questo sono previste misure che consentono di intervenir­e prima che sia troppo tardi, prima cioè che la crisi diventi insolvenza conclamata. È il caso dell’«allerta pre-crisi» innescata dagli organi di controllo interno delle società o dai creditori pubblici (Agenzia delle Entrate e Inps) cui fa seguito una procedura affidata a uno specifico organo di composizio­ne della crisi istituito presso le Camere di commercio

Sovraindeb­itamento

Il nuovo Codice della crisi di impresa e dell’insolvenza ospita anche una sezione sul fallimento del consumator­e e delle piccole imprese (quelle cioè sotto le attuali soglie di rilevanza) che rende meno stringenti i requisiti soggettivi per l’accesso alla procedura

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