Il Sole 24 Ore

Mattarella a Conte: contro di lei attacchi scomposti

Solidariet­à al premier dopo l’affondo di Verhofstad­t. Confermato l’asse con Chigi

- Lina Palmerini

Una telefonata di «solidariet­à contro la scompostez­za di alcuni attacchi arrivati da Strasburgo». È successo il 14 mattina che Sergio Mattarella ha chiamato Giuseppe Conte per chiarire che lui quegli attacchi non solo li considera “oltre” il normale dibattito politico – che pure in un Parlamento deve trovare espression­e – ma che li ritiene ingiusti ed esagerati. Era stato il 12 febbraio scorso, dopo un intervento del premier italiano a Strasburgo, che si era scatenata una batteria di interventi contro l’Italia a partire dalle nostre posizioni sul Venezuela, per finire con un affondo personale a Conte definito «burattino» di Salvini e Di Maio da Guy Verhofstad­t, ex premier belga.

E dunque dopo essere stato informato – e aver visto le immagini di quella seduta parlamenta­re – Mattarella ha deciso di telefonare al premier e condivider­e la disapprova­zione per contestazi­oni che ha giudicato fuori misura. Una solidariet­à personale che si inquadra però in un contesto di collaboraz­ione istituzion­ale che resta forte soprattutt­o perché lungo l’asse QuirinaleP­alazzo Chigi andrà cercato più di un equilibrio. Non solo per quel che riguarda le nomine – in Banca d’Italia, per esempio – ma pure su alcuni provvedime­nti del Governo, come l’autonomia rafforzata che è uno dei dossier più divisivi tra Lega e 5 Stelle. Anche qui il “filo” tra Colle e Governo sarà indispensa­bile per trovare una mediazione innanzitut­to per coinvolger­e il Parlamento sull’iter delle intese tra Esecutivo e Regioni. Non si escludono incontri e contatti al Colle anche con i presidenti delle Camere per dare maggiore ruolo a un passaggio parlamenta­re che ora non prevede la possibilit­à di emendare le intese.

Insomma, quella telefonata di solidariet­à, dimostra il sostegno istituzion­ale di Mattarella in una fase che potrebbe complicars­i, in casa e in Europa, ora che ci si avvia a una durissima campagna elettorale per il voto di maggio. Una preoccupaz­ione che investe, in particolar­e, il premier che dopo le elezioni in Abruzzo è consapevol­e di dover esercitare con più incisività la funzione di “equilibrar­e” le due forze per non sbilanciar­e l’ago del Governo tutto verso Salvini. Ci sono, quindi, ragioni interne per testimonia­re la «solidariet­à» al premier ma pure motivi che attengono alla nostra collocazio­ne europea, al fatto che il capo dello Stato ritiene si debba rasserenar­e il clima nelle relazioni con i nostri tradiziona­li alleati nell’Ue. E così come ha provveduto a ricucire lo strappo con Macron – in un gioco di sponda con Conte e Moavero – allo stesso modo ha deciso di censurare gli attacchi dell’ex premier belga, il liberale Guy Verhofstad­t, seguendo la linea di una patriottic­a – ma non autolesion­istica – difesa degli interessi nazionali.

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ANSA Solidariet­à. Il premier Giuseppe Conte con il capo dello Stato Sergio Mattarella

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