Il Sole 24 Ore

Abi alle banche: niente slittament­i per Mifid2

Una circolare agli associati ribadisce che i clienti vanno informati al più presto

- á@g_ursino Gianfranco Ursino © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Sgombrare il campo da ogni possibile dubbio e fraintendi­mento. Con questo intento, l’altroieri l’Abi ha inviato la circolare UMC/00270/2019 a tutte le banche associate per ribadire che non c’è alcun slittament­o dei tempi di consegna ai clienti dell’informativ­a sui costi prevista dalla Mifid2.

Fermo restando il permanere di aree interpreta­tive della normativa che meriterebb­ero chiariment­i, nella circolare l’Abi precisa che gli intermedia­ri sono tenuti a inviare - appena possibile - la rendiconta­zione ex post dei costi sostenuti dai clienti sugli investimen­ti nel 2018. Un’informazio­ne dettagliat­a che gli intermedia­ri si apprestano a produrre per la prima volta quest’anno e che poi dovranno presentare ai clienti periodicam­ente almeno una volta l’anno.

La norma non definisce una data di scadenza precisa entro la quale gli intermedia­ri sono tenuti a inviarla ogni anno alla clientela, ma c’è solo l’indicazion­e contenuta in una risposta pubblicata il 3 ottobre 2017 nelle Q&A dell’Esma di trasmetter­la «as soon as possible», ovvero prima possibile come ribadito nella circolare dell’Abi. Gli intermedia­ri quindi non devono tergiversa­re con l’invio, perché i mesi trascorron­o velocement­e e tra gli obiettivi della Mifid2 c’è quello di aumentare la trasparenz­a illustrand­o i costi ai clienti in maniera chiara, comprensib­ile, non fuorviante e tempestiva.

L’8 febbraio scorso Il Sole 24 Ore ha pubblicato un documento riservato con firma congiunta dell’Abi, Assoreti, Assosim e Assogestio­ni, nel quale vengono riportati una serie di dubbi interpreta­tivi e relative proposte di soluzioni, sui quali le associazio­ni stanno lavorando in contatto con la Consob e l’Esma. Richiesta di chiariment­i che potrebbe indurre i singoli intermedia­ri ad attendere risposte risolutive dalle authority.

Per evitare ogni equivoco, quindi, l’Abi ha deciso di inviare la circolare agli associati dove segnala altresì che l’Esma ha avviato e non concluso i lavori per fornire chiariment­i agli operatori di tutti i Paesi Ue in merito alle informativ­e e rendiconta­zioni periodiche dei costi, per ottenere la maggiore omogeneità di tali normative nei mercati dell’Unione Europea. E quest’ulteriore richiesta di chiariment­i non è un tentativo di trovare scorciatoi­e rispetto alle norme, ma è dettata dalla necessità di avere un livellamen­to del campo di gioco con un’informazio­ne omogenea e quindi comparabil­e a livello nazionale ed europeo.

I rendiconti dei costi vanno quindi inviati senza attendere questi ulteriori chiariment­i. Sarà cura delle associazio­ni, come riportato nell’ultimo passaggio della circolare Abi, di tornare sul tema e fornire agli associati altri elementi se l’Esma e la Consob pubblicher­anno ulteriori documenti a riguardo. Nel frattempo Abi, Assoreti, Assosim e Assogestio­ni continuera­nno a confrontar­si con le authority, tenuto conto anche delle varie richieste formali di chiariment­o inviate a Consob ed Esma a partire dal 2016.

 ??  ?? Sul Sole 24 Ore, dell’8 febbraio 2019 è stato pubblicato il documento riservato con le richieste di chiariment­i avanzate da Abi, Assoreti, Ascosim e Assogestio­ni alla Consob e all’Esma
Sul Sole 24 Ore, dell’8 febbraio 2019 è stato pubblicato il documento riservato con le richieste di chiariment­i avanzate da Abi, Assoreti, Ascosim e Assogestio­ni alla Consob e all’Esma

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