Il Sole 24 Ore

Le coop vanno a Ginevra per il co-design di servizi

- —A. Mac .

«Un giorno di ottobre una signora bolognese di 86 anni ha chiamato i carabinier­i. Quando sono arrivati, lei stava bene ma lamentava di sentirsi sola», racconta Alice Caporale, studentess­a di Innovation design all’Università di Ferrara. Ricorda quell’episodio e in pochi minuti presenta una soluzione: la piattaform­a Magna che punta a far incontrare universita­ri fuori sede con anziani soli, attorno a una tavola imbandita. Il servizio è uno dei prototipi messi a punto all’interno di Cbi, programma di open innovation del Cern: un’ organizzaz­ione lancia una sfida e un team multidisci­plinare di studenti elabora una soluzione, in un processo di co-design, nell’arco di qualche mese. «Sempre più spesso le nostre cooperativ­e ci richiedono occasioni e strumenti per riflettere sull’innovazion­e di processo e su nuove aree di business» spiega Rita Ghedini, presidente di Legacoop Bologna, che ha lanciato tre sfide: l’housing , l’economia circolare e l’educazione. Il progetto è nato dall’intento di declinare gli obiettivi di sviluppo del millennio delle Nazioni Unite su scala metropolit­ana. Grazie a un processo partecipat­o - assieme a Bocconi, Iuav e Urban@it - sono stati individuat­i indicatori e quindi sfide che il mondo cooperativ­o vuole raccoglier­e. Consideran­do il fatturato aggregato delle organizzaz­ioni di Legacoop Bologna (16,5 miliardi di euro) e le altre del territorio bolognese la cooperazio­ne genera un quarto della ricchezza complessiv­a. Incidere sulla innovazion­e in chiave di sostenibil­ità può fare la differenza in termini di impatto.

«Inoltre il dialogo con centri di ricerca e università - aggiunge Ghedini ci consente di promuovere la cultura cooperativ­a ». AC hall engeBas ed Innovati on Emilia Romagna hanno partecipat­o tre università: Modena-Reggio Emilia, Ferrara e Bologna, all’interno dell’open innovation program di Almacube, incubatore dell’ateneo bolognese. Oltre alla piattaform­a Magna, i 30 studenti hanno presentato altre soluzioni nel contesto di IdeaSquare, spi- noffd el Cern. Una piattaform­a Lackto- pus-pensata assieme a Granar o lo, Co op Alleanza 3.0, Cams te altre-che intende ridurre gli sprechi nella filiera del latte, attraverso l’ intelligen­za artificial­e applicata alla supply chain, e con la collaboraz­ione di terzi come le non profit a cui possono essere donate eventuali eccedenze. Caleido invece è servizio di aggregazio­ne dell’offerta formativa 613 anni pensato in un sistema integrato con le scuole, i genitori e il Comune. Oltre a queste tre sfide lanciate da Legacoop Bologna , gli studenti hanno risposto a Cpr System, coop che fornisce ai supermerca­ti le cassette per il fresco con l’aggiunta del servizio di lavaggio e riutilizzo. La soluzione Nebula vuole migliorare il controllo di filiera grazie all’Rfid e l’esperienza di acquisto con espositori intelligen­ti personaliz­zati co idatidei prodotti. Infine per rispondere­alla sfida di SanofiGenz­y me, hanno inventatoK­yphi, un sistema( app, device e infermiera virtuale) che si prende incarico i pazienti asmatici così da avere informazio­ni su futuri attacchi - usando il monitoragg­io delle frequenze cardiache - e fa da ponte nella relazione tra il medico e il paziente.

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Rita Ghedini. Presidente Legacoop Bologna

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