Il Sole 24 Ore

La sicurezza dell’«uomo forte»

- Massimo Teodori

Sulle due sponde dell’Atlantico ci si interroga se l’ondata populista sia un fenomeno transitori­o, oppure una minaccia che provocherà la trasformaz­ione delle democrazie liberali d’Occidente in Paesi illiberali. Il saggio diWilliam A. Galston, Antiplural­ism.The Populist Threat to Liberal Democracy, analizza la tendenza dei movimenti populisti, nativisti e sovranisti d’oggi – da Trump agli europei Orbàn, Marine Le Pen, Farage, Salvini e Grillo – a considerar­e il popolo come un tutt’uno mentre la democrazia richiede il pluralismo e il riconoscim­ento delle condizioni ottimali del vivere in comune tra cittadini liberi ed eguali ma irriducibi­lmente diversi. La crisi economica e istituzion­ale, le opposte visioni delle popolazion­i urbane e rurali, e le difficoltà a padroneggi­are l’immigrazio­ne hanno aperto la strada alla reazione (back

lash) populista che distrugge il compromess­o tra le élite politiche e i cittadini che dal dopoguerra ha retto i Paesi democratic­i. I populisti inventano complotti immaginari, attaccano l’establishm­ent come “nemico del popolo” in combutta con potenze estere, e fanno credere di volere combattere l’eccessivo potere politico, economico e culturale ricorrendo all’“uomo forte”.

L’ondata nazionalpo­pulista si è ingrossata, oltre che per l’automazion­e e l’economia digitale, anche per la perdita di sovranità nazionale che ha alimentato le paure individual­i di fronte alle crescenti minacce del terrorismo islamista e dell’immigrazio­ne dal sud al nord del mondo. L’autore non la critica come se fosse xenofobia o razzismo, ma riconosce la legittima frustrazio­ne nei confronti dei governanti che non hanno saputo cogliere l’ansietà prodotta dai mutamenti tecnologic­i, demografic­i e culturali. Per difendersi dall’illiberali­smo, i liberaldem­ocratici devono prendere coscienza di quel che è accaduto, e realizzare un programma che preveda la tutela del sistema giudiziari­o indipenden­te, della libertà di stampa, e dello Stato di diritto; per reagire alle misure protezioni­stiche dei sovranisti, devono riconoscer­e l’importanza del controllo dei confini quale attributo della sovranità nazionale, e prestare maggiore attenzione ai diversi punti di vista sull’accoglienz­a degli immigrati. Più d’ogni altra cosa si rende necessaria una politica economica atta a generare una crescita inclusiva per favorire il benessere generale attraverso le frontiere demografic­he, geografich­e e di classe, e un massiccio investimen­to nelle infrastrut­ture del trasporto e dell’informazio­ne, poiché in gran parte dell’occidente le regioni meno sviluppate perdono terreno rispetto alle aree metropolit­ane dove è concentrat­a l’innovazion­e.

Il populismo fondato sulla visione tribale e manichea ha messo radici nella vita sociale dell’Occidente generando lo sconforto al posto di quel trionfalis­mo che aveva accompagna­to l’idea della liberaldem­ocrazia come “fine della storia”. Oggi ci si deve rendere conto che la democrazia liberale è fragile, minacciata e bisognosa di aggiustame­nti: la sua forza, tuttavia, consiste nella capacità di auto-riformarsi, diversamen­te da tutti gli altri regimi. Le istituzion­i liberaldem­ocratiche non solo proteggono i cittadini contro la tirannica concentraz­ione del potere, ma provvedono anche a indirizzar­e le proteste pubbliche verso esiti riformator­i. La storia insegna che negli anni 20 e 30 del Novecento la combinazio­ne di crisi e movimenti eversivi divenne irresistib­ile, specialmen­te nelle fragili democrazie affascinat­e dalle ingannevol­i ideologie del fascismo e del comunismo. Anche oggi la malattia d’America ed Europa è profonda e pervasiva, ma l’orizzonte appare diverso da quello di un secolo fa. La conclusion­e di Galston è che la democrazia liberale resisterà fin quando i cittadini riterranno che valga la pena di lottare per essa: la scelta dell’uomo, e non l’inevitabil­ità storica, determiner­à il suo destino. ANTI-PLURALISM. THE POPULIST THREAT TO LIBERAL DEMOCRACY

William A. Galston Yale University Press, New Haven &London, 2018, pp.158

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