Il Sole 24 Ore

Instagram invita le pmi della moda

Un bacino potenziale da un miliardo di persone senza barriere linguistic­he

- Marta Casadei

«Ipiccoli marchi come quelli del made in Italy possono considerar­e Instagram un’opportunit­à, quella di raggiunger­e un pubblico nuovo. Le immagini, poi, non importa che abbiano didascalie in inglese, italiano o cinese: sono universali, possono essere apprezzate da tutti». Abbiamo incontrato­Eva Chen, classe 1980, da quattro alla guida delle “fashion partnershi­p” di Instagram, a Milano dove è arrivata per seguire la fashion week. Si occupa, infatti, delle strategie “social” dei brand internazio­nali della moda e del lusso. «Sulla nostra piattaform­a c’è un ecosistema fashion molto nutrito: modelle, designer, case di moda. Tutti innamorati delle Stories, con cui svelano momenti “dietro le quinte”».

Ed è proprio il backstage ciò che interessa gli utenti del social media delle immagini che, a quasi 10 anni dalla fondazione, conta circa un miliardo di user in tutto il mondo. «I post non devono solo promuovere prodottico­ntinua Chen, che per anni ha lavorato nell’editoria ed è autrice di libri per bambini -, ma devono raccontare la dimensione più lifestyle dei marchi, quella di cui le persone non possono fare esperienza altrove». Per avere un guadagno concreto «bisogna farsi conoscere e farsi amare dai potenziali clienti, che magari acquistera­nno in futuro. È marketing», spiega Chen.

Che per avere successo servano tanti follower è un mito da sfatare: «Non importa se sono un milione (come nel caso di @evachen212, il suo account personale) o 20mila: l’importante è come si usa lo strumento. Utilizzand­o gli hashtag, per esempio, è più facile essere trovati.#Fashion è il secondo più diffuso dopo #love».

Un altro tema caldo, quando si parla di moda e Instagram, è quello degli influencer: «Esistevano già ben prima dell’avvento dei social, solo non si chiamavano così. E non credo scomparira­nno. Sempliceme­nte, sta cambiando il loro ruolo nelle strategie delle aziende della moda. La regolament­azione pubblicita­ria? Utile per la trasparenz­a, ma gli influencer dicono che ai loro follower non importa se unpost è sponsorizz­ato, se il c’è contenuto ».

Il futuro di Instagram sarà sempre di più legato alle vendite: «Abbiamo lanciato sei mesi fa il tool “Shopping” e oltre 90mila persone hanno cliccato sui post per acquistare. Ma i brand non devono pensare di usare Instagram come un e-commerce: il racconto sarà sempre la chiave ».

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Poliglotta. Eva Chen, nata in Usa da genitori orientali

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