Piano Toninelli al via, priorità manutenzione Conte firma anti-dissesto e cabine di regia
I lavori valgono 19 miliardi fino al 2033, 2,8 nel triennio 2019-2021. Ora tocca a Tria
Il governo prova a rilanciare gli investimenti pubblici dopo le promesse della legge di bilancio. Il ministro delleInfrastrutture, Danilo Toni nel li, ha messo a punto un piano da 19 miliardi per finanziare in 15 anni prevalentemente piccole opere e manutenzioni nel settore della mobilità. Nel triennio 2019-2021 il pia novale 2,8 miliardi (586 milioni nel 2019, 997 milioni nel 2020, 1.254 milioni nel 2021), i capito lidi spesa sono 45. Priorità a manutenzioni stradali, messa insicurezza di ponti e gallerie, ferrovie regionali, recupero di alloggi popolari. Fra le grandi opere ci sono soltanto le metropolitane nelle città (1.385 milioni) e le opere comprese nel contratto di prog ram maFs che comunque assorbe la parte di gran lunga più consistente del piano con 8.761 milioni.
Misure che fanno il paio con la spinta sul pacchetto investimenti da parte di Giuseppe Conte. Il premier ha firmato i treDp cm con cui partono il piano an ti dissesto idrogeologico( da 9 miliardi) e le due nuove cabine diregìa:Inv est Italia, cui la manovra ha destinato 25 milioninel 2019, e Strategia Italia, prevista dal decreto Genova .« Investimenti, attenzioneal territorio, sostegno alle imprese: il nostro obiettivo è tornare a crescere », commenta Conte.
Sarà Inv est Italia, struttura dimissione a Palazzo Chigic on 300 professionisti, a supportare le attività del premier per il coordinamento delle politiche del Governo in materia di investimenti. Opererà in stretto raccordo con StrategiaItalia, presieduta da Contee formata dai ministri dell’ Economia, delle Infrastrutture e dell’Ambiente, incaricata di verificare l’ attuazione dei piani di investimento infrastrutturale e degli interventi connessi a fatto ridi rischio per il territorio. Il piano contro il dissesto( anticipato sul Sole 24 Ore del 4 febbraio dal ministro Costa) prevede 2,6 miliardi alla Protezione civile per fronteggiare le emergenze e 6,95 miliardi, al ritmo di 900 milioni a triennio, gestiti dall’ Ambiente per gli interventi strutturali proposti dai presidenti delle Regioni.
Le risorse del piano Toni nel li arriveranno dal fondo per gli investimenti delle amministrazioni centrali, istituito dal comma 95 della legge di bilancio 2019. La palla passa ora al ministro dell’ Economia, Giovanni Tria, che ha disposizione 43,6 miliardi tenendo conto delle proposte avanzate anche da altri ministeri. Toninelli - che chiede il 43% del fondo-auspica chela decisione avvenga rapidamente anche perché i Dpcm che assegneranno le risorse dovevano arrivare entro il 31 gennaio e la trafila è lunga fra pareri parlamentari, intese con le Regioni,registrazione della Corte dei conti.
Il pi anodi Toni nel li è coerente con la politica da sempre annunciata dal ministro. Piccole opere e manutenzioni, poche grandi opere molto selezionate. Il ministro delle Infrastrutture lo scrive anche a Tria, parlando di« comune consapevolezza che sia assolutamente indispensabile implementare l’ opera di manutenzione dell’ esistente e l’ ammodernamento degli attuali sistemi di trasporto ». Anche nelc on trattoFs( che per altro ha avuto di recente altri 5,9 miliardidal governo ), la manutenzione ha per altro una quota prioritaria. Ieri peraltro Toninelli esprimendo soddisfazione per il piano di investimenti diRfi(gr up poFs) in Lombardia per un tota ledi 14,6 miliardi presentato dall’ ad Gianfranco Battisti ha detto che« sono questi gli investimenti su ferro che ci piacciono e che non smetteremo mai di favorire e incentivare, quelli che servono per aumentare i servizi offerti, renderli più regolari e più accessibili, sempre nell’ ottica di migliorare le condizioni di viaggio di chiusa il treno, in primi si pendolari ». L’ amministratore delegato diFs, Gianfranco Battisti, dal canto suo, ha ricordato che« il piano industriale diFs vale lo 0,7-0,9% del Pile questo vuol dire che saremo una leva fondamentale per lo sviluppo economico del Paese».
Per capire il segno del piano Toni nel li da 19 miliardi, basta scorrere l’ elenco delle voci più“premiate ”. Gli unici fondi destinati all’ Anas vanno allo specifico programma« ponti, viadotti e gallerie », dove alla priorità della manutenzione si aggiunge quella della messa in sicurezza. Programmi straordinari di manutenzionesulle strade anche perle Province (500 milioni ), mentre una voce specifica riguarda A 24 e A 25. Ci sono due voci perle ferrovie regionali: potenziamento e ammodernamento (224,5 milioni) emessa in sicurezza (561,4 milioni). C’è anche il piano di acquisto del materiale rotabile (150 milioni ). E c’ è il« piano strategico nazionale della mobilità sostenibile »(681 milioni) cui si aggiunge il pian operi percorsi ciclabili (89,8 milioni ).
Perle città c’ è anche un programma di recupero degli alloggi di edilizia residenziale pubblica ex Iacp (673,7 milioni ), va riprogrammi di abbattimento delle barriere architettoniche, mentre 100 milioni andranno agli autotrasportatori che adotteranno veicoli con alimentazioni alternative.
Per il 2019 le quote maggiori vanno al piano Anas «ponti, viadotti e gallerie »(112,3 milioni ), i programmi straordinaridelle manutenzioni stradali di province e città metropolitane (100 milioni), i programmi di recupero degli alloggi di edilizia popolare (56,1 milioni ), gli incentivi agli autotrasportatori (50 milioni), realizzazione delle infrastrutture carcerarie (37,5 milioni ), l’ eliminazione delle barriere architettoniche (34,4 milioni ). Nel 2020 risorse rilevanti per il piano Anas sui ponti (164 milioni), ancora la manutenzione della rete viaria provinciale (100 milioni ), le metropolitane (100 milioni ), ilc on trattoRfi (74,8 milioni ), la messa insicurezza delle ferrovie regionali (60 milioni ).