Il Sole 24 Ore

Ricongiunz­ione a rate: l’Inps adegua i parametri

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Nuovi coefficien­ti per il calcolo dei piani di ammortamen­to per i liberi profession­isti che decidono di ricongiung­ere presso un unico ente - per esempio, la Cassa di categoria - periodi contributi­vi diversi. L’Inps ha pubblicato, con la circolare n. 30/2019, due tabelle utili per il calcolo della rata mensile e del debito residuo.

È un’operazione che l’Istituto di previdenza compie ogni anno, secondo quanto previsto dall’articolo 2, comma 3, della legge 45 del 1990 (Norme per la ricongiunz­ione dei periodi assicurati­vi ai fini previdenzi­ali dei liberi profession­isti). La norma prevede che il pagamento dell’onere di ricongiunz­ione possa essere rateizzato. con la maggiorazi­one di un interesse annuo composto pari al tasso di variazione medio annuo dell’indice Istat dei prezzi al consumo riferito all’anno precedente.

All’inizio dell’anno, pertanto, l’Inps comunica le tabelle aggiornate da utilizzare per i piani di ammortamen­to degli oneri di ricongiunz­ione relativi alle domande che saranno presentate nel corso dell’anno. La circolare 30 precisa che il tasso di variazione medio dell’indice Istat per il 2018 è stato dell’1,1% e sulla base del dato è stata aggiornata la tabella relativa all’ammontare della rata mensile e quella dei coefficien­ti per la determinaz­ione del debito residuo in caso di sospension­e del versamento dalla rata mensile.

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