Crisi aziendali e controversie: focus sui casi del lavoro
Non solo cliniche legali. All’Università di Brescia da tre anni è attiva anche una clinica del lavoro. Il corso si tiene nel secondo semestre ed è aperto a 15 studenti tra quelli iscritti al terzo anno del corso di laurea triennale per consulenti del lavoro e giuristi d’impresa o a quelli del terzo, quarto, quinto anno della laurea magistrale in giurisprudenza. Sotto la guida di docenti e professionisti imparano a districarsi tra le tematiche che dovranno affrontare in futuro: la consulenza nella stesura dei contratti o quella fiscale, la gestione delle crisi aziendali, la mediazione, la conciliazione nelle vertenze individuali e collettive o il supporto alle start up. Per farlo sono richieste abilità trasversali, compresa la ricerca di soluzioni condivise.
I loro servizi sono indirizzati a piccoli imprenditori, giovani, donne, lavoratori autonomi, organizzazioni non profit, cooperative sociali, comunità locali. Uno dei casi trattati ha visto impegnato anche Luca Trebiani nell’anno accademico 2016/2017. «Ho seguito - racconta - in particolare le problematiche legate all’inserimento di lavoratori diversamente abili in un’azienda. Tematiche reali che hanno creato un ponte tra tutto ciò che avevo appreso e il mondo del lavoro». Il corso è a frequenza obbligatoria e dà diritto a 6 crediti formativi. Al termine del semestre è prevista una valutazione che tiene conto del contributo dato e degli atti prodotti. E grazie a una Convenzione tra l’ateneo e i Consigli nazionale e provinciale dell’Ordine dei Consulenti del lavoro è possibile anticipare di sei mesi il tirocinio richiesto per l’abilitazione alla professione di consulente del lavoro.