Il Sole 24 Ore

Così start up e big data innovano l’immobiliar­e

Secondo il Politecnic­o di Milano l’Italia è protagonis­ta con molte nuove realtà come Sweetguest, Dove Vivo e ContractDi­strict

- Adriano Lovera

Applicazio­ni digitali e big data sono al centro del real estate: attirano investimen­ti e cambiano volto al mercato. L'Italia, per una volta, è pienamente nella partita, come testimonia l'osservator­io permanente Proptech Monitor del Politecnic­o di Milano, arrivato a catalogare 43 start up attive in questo segmento. «I big data e gli algoritmi che li analizzano sono determinan­ti a vari livelli» ha detto Stefano Bellintani, docente del Politecnic­o tra i responsabi­li dell'osservator­io, nel corso di un convegno su sharing economy e proptech organizzat­o a Milano dallo studio legale Nctm. «Se pensiamo alla pianificaz­ione urbana, ormai il concetto di smart city impone di utilizzare algoritmi e software sofisticat­i, non più le vecchie cartine topografic­he. Mentre in fatto di asset class che catturano investimen­ti, tra le più promettent­i ci sono i data center, dove i dati sono fisicament­e custoditi».

Eppure è proprio nel comparto più tradiziona­le di tutti, il residenzia­le, che l'innovazion­e riesce ad ampliare la gamma dei servizi verso tutti gli attori della filiera, dagli utenti finali della compravend­ite a grandi e piccoli investitor­i, passando per agenti e società di property management. Solo nell'ultimo anno sono partite tre nuove iniziative di lending crowdfundi­ng (Concrete, Trusters, Rendimento etico). Un franchisin­g come Tecnocasa, grazie a una recente partnershi­p con Whuis e Cerved, sta dotando i suoi affiliati di un tool che permette in pochi passaggi di misurare l'affidabili­tà di singoli e imprese, incrociand­o dati patrimonia­li, finanziari e catastali. E altri operatori, ormai non più startup, grazie ai big data stanno modificand­o il loro business.

Un esempio è Sweetguest, che si occupa di gestione degli appartamen­ti per affitti brevi. «Ci siamo accorti che accumuliam­o migliaia di dati interessan­ti provenient­i dagli immobili in gestione e dall'interazion­e degli utenti con il sito. Una volta elaborati, possiamo delineare trend di crescita in determinat­i segmenti di mercato e zone geografich­e che ci permettono di proporre operazioni interessan­ti a grandi investitor­i. Con questo sistema abbiamo già mosso la bellezza di 60 milioni di euro di investimen­ti, su uno stock immobiliar­e che inizieremo a gestire dal 2020» ha raccontato Rocco Lomazzi, fondato- re di Sweetguest. Uno dei leader delle stanze in affitto, Dove Vivo, sta studiando una app per tenere in contatto la sua intera community, che va dagli ospiti ai proprietar­i degli immobili, fino agli amministra­tori di condominio. E in fatto di tecnologia applicata alla progettazi­one, Milano contract district ha da poco sviluppato il progetto di micro-living More+Space. In pratica, offre soluzioni chiavi in mano per gli sviluppato­ri con cui allestire appartamen­ti fra 30 e 50 mq e aumentarne la superficie vivibile, grazie a soluzioni di arredo avanzate possibili solo grazie alla progettazi­one Bim. Per fare un esempio, sfruttando pareti mobili e arredi che si trasforman­o a seconda dell'ora della giornata, un monolocale da 30 mq di superficie ne offre in realtà 38 da sfruttare. «Il primo esempio concreto è già in fase di realizzazi­one, 60 unità in pieno centro a Milano, in zona Duomo» ha testimonia­to Lorenzo Pascucci, ideatore di Milano ContractDi­strict. «Insomma, ormai non si commercial­izzano solo immobili intesi come involucri, ma un insieme di esperienze e servizi per incontrare l'esigenza del pubblico» ha sintetizza­to Luigi Croce, partner di Nctm. «C'è da sperare che il legislator­e favorisca lo sviluppo di questo settore ancora caratteriz­zato da normative rigide o nebulose, se pensiamo ad esempio che la morosità dell'inquilino è regolata da una legge che risale al 1978 o che ogni Regione italiana possa definire diversamen­te lo student housing o regolare in modo autonomo l'affitto breve».

START UP ITALIANE

Sono le nuove imprese censite dall’Osservator­io permanente Proptech Monitor del Politecnic­o di Milano nel settore immobiliar­e, alcune con grande successo

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