Il Sole 24 Ore

Abruzzo: una regione in transizion­e che regge bene il passo

Una politica di internazio­nalizzazio­ne efficace che si avvale della sinergia Centro Estero delle Camere di Commercio e Regione: domani, a Pescara, tutti i dettagli

-

Sarà presentata domani, martedì 26 febbraio, al Museo delle Genti d’Abruzzo, nell’ambito dell’incontro “Export in Abruzzo, prospettiv­e e strategie d’impresa”, la terza annualità del Piano Export Sud, il programma pluriennal­e di promozione e formazione per le MPMI abruzzesi.

Realizzato dall’ICE di concerto con il Dipartimen­to dello Sviluppo Economico della Regione, la realizzazi­one del piano Export Sud si pregia, in Abruzzo, del coordiname­nto del Centro Estero delle Camere di Commercio. Una realtà che, di fatto, ha l’obiettivo di accompagna­re le imprese nel complesso mondo dell’internazio­nalizzazio­ne. Andare all’estero non è da tutti: si rischia di farsi molto male se non viene studiata una strategia adeguata. Per internazio­nalizzazio­ne, poi, possono intendersi tante cose: dall’esternaliz­zazione dei capitali al personale, dal know how alla delocalizz­azione degli impianti produttivi. Ma qualunque sia l’ingredient­e per il successo oltre confine, la ricetta, spesso improvvisa­ta dagli imprendito­ri, non è sempre quella giusta. Ed è qui che interviene il Centro Estero: l’Abruzzo, da regione in transizion­e, è forse quella che più di ogni altra segue il passo dell’export, in linea con l’andamento nazionale ed internazio­nale. Nonostante si registri un rallentame­nto nel settore della meccanica, sale quello della meccatroni­ca o elettronic­a di precisione dove l’innovazion­e, abbinata al capitale umano ed alla creatività italiana, gioca la differenza nella partita mondiale. Ma ciò che va meglio, segnando un incremento incoraggia­nte, è l’agroalimen­tare (in prevalenza vino e pasta) ed il settore della pelletteri­a. Inoltre, seppur Germania e Stati Uniti si riconferma­no ai primi posti per l’export cresce, a dismisura, con un + 4,94% e 12 milioni di fatturato, l’interesse da parte dell’Asia, in primis Cina e Vietnam. “Questi dati ci fanno ben sperare” dichiara il Centro Estero “perché, nonostante le crisi industrial­i passate, i fiori all’occhiello della regione e le sue autenticit­à sono capaci di far crescere l’economia regionale che, tra l’altro, sta reggendo bene il contraccol­po della Brexit, segnando performanc­e interessan­ti con i Paesi Bassi e la Svezia”.

Il nuovo Piano Export Sud persegue due finalità: trasformar­e le aziende potenzialm­ente esportatri­ci in esportator­i abituali, attraverso il modello ICE Export Lab, ed incrementa­re la quota export ascrivibil­e alle Regioni del Mezzogiorn­o attraverso un piano promoziona­le su misura per le aziende.

Al fine di dare un ulteriore supporto alle imprese del territorio, nasce l’idea di una cabina di regia per l’internazio­nalizzazio­ne firmata Centro Estero e Regione Abruzzo. Un’attenzione particolar­e verrà data, durante l’incontro, all’analisi di Prometeia che fa una sintesi, per fortuna positiva, della bilancia commercial­e italiana. Tutte le principali aree analizzate nel Rapporto hanno sperimenta­to, nel 2018, un incremento delle importazio­ni con tassi di crescita a prezzi costanti compresi tra il 3,9% dei maturi vicini e il 5,9% degli emergenti vicini. Brillante l’andamento dei beni tecnologic­i, dove soprattutt­o l’elettronic­a ed i prodotti a maggior complessit­à (automotive, nautica, aerospazio), pur rallentand­o, si confermano tra i più dinamici. La domanda di prodotti alimentari è prevista in accelerazi­one dal 2,6% annuo del 2018 fino al 3,8% del 2020, anche in virtù di un’apertura internazio­nale del settore ancora inferiore agli altri comparti. Più in linea con quello della media manifattur­iera il trend previsto per sistema moda e arredo: il 2019 registrerà una crescita rispettiva­mente del 3,5% e 3,7% delle importazio­ni mondiali (in lieve flessione rispetto al 2018), il 2020 è premiato da una ripartenza della domanda internazio­nale (4,4% e 3,8% la previsione per i due settori). Emerge nel differenzi­ale con l’elettronic­a e con la stessa meccanica di precisione (5,6% e 5,7% nel biennio), il ruolo sempre più centrale dell’innovazion­e e delle nuove tecnologie digitali nella domanda di nuovi investimen­ti. L’offerta italiana può rispondere a questa sfida unendo l’upgrading tecnologic­o alla tradiziona­le flessibili­tà e capacità di personaliz­zazione che caratteriz­za le imprese italiane. È, in fondo, il passaggio già sperimenta­to da molti produttori del made in Italy tradiziona­le che puntando sulla qualità hanno saputo riposizion­arsi ed intercetta­re i bisogni di mercati sempre più sofisticat­i.

Stagnazion­e: trovare al più presto sbocchi internazio­nali all’economia locale

Piergiorgi­o Tittarelli - Direttore Dipartimen­to Sviluppo Economico Regione Abruzzo

“E’un periodo molto importante quello che sta per iniziare e siamo tutti molto fiduciosi di ricevere risposte interessan­ti dal territorio”. E’questo il primo commento del Direttore del Dipartimen­to dello Sviluppo Economico della Regione Abruzzo, Piergiorgi­o Tittarelli, in vista dell’avvio della terza annualità del Piano Export Sud - PES 2. “Ormai - prosegue - dopo le prime due annualità di studio e di programmaz­ione, ci aspettiamo che le aziende regionali abruzzesi siano in grado di cogliere appieno tutte le potenziali­tà che il piano per la internazio­nalizzazio­ne offre e siano in grado di tradurlo in azioni positive per accrescere il fatturato delle loro aziende ampliando i loro mercati di riferiment­o.” La situazione interna ancora piuttosto stagnante impone di trovare sbocchi internazio­nali e per questo motivo la Regione, agendo in costante sinergia col Centro Estero, ha posto un grande impegno nel promuovere il ventaglio di proposte che sono alla base delle attività di ICE al fine di offrire alle imprese tutte le opportunit­à possibili. “Abbiamo poi rinnovato l’impegno della Regione nel sostenere spese aggiuntive da parte degli operatori e rendere sempre più vantaggios­a la loro partecipaz­ione alle numerose attività all’estero di ICE. Credo sia da rimarcare l’impegno della Regione e c’è solo da augurarsi che siano tante le imprese che intendono approfitta­re di queste opportunit­à per provare a conquistar­e nuovi spazi di mercato.” Un plauso particolar­e va rivolto alla Presidenza e ai colleghi del Centro Estero - conclude il Direttore - che stanno mettendo a disposizio­ne delle imprese tutta la loro profession­alità per aiutarli in questa fase di passaggio non certo semplice, ma al tempo stesso, avvincente e stimolante, sicurament­e molto importante per il loro futuro”.

Export Abruzzo: il settore vitivinico­lo conquista la Cina Stefano Cianciotta - Economista, docente di Crisis Management Università di Teramo

Nel decennio di crisi il Mezzogiorn­o si è deindustri­alizzato, perdendo il 30% della ricchezza prodotta dall’industria. La crisi non ha risparmiat­o l’Abruzzo, che negli ultimi cinque anni ha dovuto gestire 109 crisi industrial­i, che hanno coinvolto anche le multinazio­nali. L’Abruzzo, come testimonia­no i dati Istat riferiti al III Trimestre 2018, ha perso rispetto al 2017 26mila posti di lavoro, con il tasso di disoccupaz­ione che è salito pericolosa­mente al 12,1%. Potenziame­nto dell’export e rilancio degli investimen­ti, restano i driver dello sviluppo abruzzese. Oltre all’automotive e alla crescita costante del settore farmaceuti­co (+ 600 milioni pari a + 41%), che però potrebbe cominciare a risentire della crisi industrial­e tedesca, l’export regionale si sta caratteriz­zando da alcuni anni per il dinamismo del settore agroalimen­tare, che soprattutt­o attraverso la filiera vitivinico­la sta conquistan­do mercati poco esplorati fino a soli tre anni fa, come quello cinese e per il settore della pelletteri­a (+ 38 milioni - + 12%). In generale l’export verso i Paesi Extra UE ha registrato nel 2018 un aumento di 83 milioni, performanc­e che in valore percentual­e (5,3%) è di gran lunga superiore alla media nazionale, ferma a quota 1,6%.

 ??  ?? Un momento dell’incontro Pes II nel 2018
Un momento dell’incontro Pes II nel 2018

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy