LA GIURISPRUDENZA
IL SACRIFICIO
Nell’esaminare le sostanze economico-reddituali dei coniugi si deve tener conto se uno dei due ha sacrificato, in tutto od in parte, le proprie potenzialità professionali nel superiore interesse della famiglia. L’assegno non è dovuto solo se il richiedente non ha sacrificato le proprie aspettative.
Tribunale di Vicenza, sentenza 2819/2018
REDDITO NETTO
La valutazione delle capacità economiche del coniuge più forte va operata sul reddito netto e non su quello lordo, poiché, nel matrimonio, la famiglia fa affidamento sul netto e, ad esso, rapporta lei possibilità di spesa. Bocciata la determinazione dell’assegno basata solo sulla disparità economica. Cassazione, sentenza 651/2019
I RUOLI
L’inadeguatezza dei mezzi o l’incapacità di procurarseli del coniuge richiedente va parametratata alla ripartizione dei ruoli, frutto di scelte comuni, durante il matrimonio, il tutto alla luce della durata dello stesso e della età della parte richiedente. Cassazione, sentenza 2480/2019
BENI IN SUCCESSIONE
I beni immobili pervenuti per successione, non devono entrare nel calcolo dell’assegno divorzile che va determinato in base al contributo dato al patrimonio comune ed a quello personale dell’altro coniuge: gli ex coniugi, non vanno considerati come monadi senza passato . Tribunale di Roma, sentenza dell’8 gennaio 2019, n.341
ASSISTENZA AI FIGLI
È valida la pronuncia della Corte distrettuale che ha attribuito ’’assegno divorzile sia in base al presupposto assistenziale (mancanza di attività lavorativa) che sulla base del criterio perequativo (l’assistenza al figlio autistico posta in essere dalla richiedente). Cassazione, sentenza 1882/2019
TENORE DI VITA
Il ricorso contro la pronuncia con cui la Corte di appello di Catania aveva attribuito un assegno divorzile, va rigettato, anche se la Corte ha, in astratto, invocato il criterio del tenore di vita , poiché, nella sostanza, ha poi richiamato tutti i criteri affermati dalle Sezioni unite (sentenza 18287/2018 ). Cassazione, sentenza 4523/2019