Fattura ricevuta in «reverse» da integrare con codice TD20
In caso di reverse charge da parte del fornitore, il cessionario fa l’autofattura con l’Iva indicando solo il codice “TD1”? Nel caso si volesse farla per una fornitura dalla Ue, quale codice sarebbe da usare per evitare l’esterometro?
G.I. - OMEGNA
Secondo le indicazioni fornite nel provvedimento 89757 del 30 aprile 2018, l’integrazione da parte del cessionario della fattura emessa in reverse charge dal cedente o prestatore costituisce un «TipoDocumento» “TD20”.
A decorrere dal periodo d’imposta 2019, i soggetti passivi Iva stabiliti nel territorio dello Stato italiano sono tenuti, salvo specifiche eccezioni, a trasmettere telematicamente all’agenzia delle Entrate i dati relativi alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi che intercorrono con soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato (articolo 1, comma 3–bis, del Dlgs 127/2015). Sono obbligati alla comunicazione tutti i soggetti passivi Iva residenti o stabiliti nel territorio dello Stato italiano. Mentre sono esonerati dalla comunicazione in esame i soggetti che operano in base: al regime di vantaggio per l’imprenditoria giovanile ex articolo 27, commi 1 e 2, del Dl 98/2011 (abrogato ma ancora applicabile da