Il Sole 24 Ore

Ammortamen­to dei lavori su immobile ceduto a società

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Una società affitta un immobile detenuto in parti uguali da tre fratelli, di cui uno è socio al 100% della società. Contestual­mente alla sottoscriz­ione del contratto, vengono avviati dei lavori che vengono riclassifi­cati in «migliorie beni di terzi» e ammortizza­ti in virtù del contratto di locazione. La parte di proprietà del socio viene acquisita dalla società stessa.

I lavori, che stanno continuand­o dopo l’acquisto e la gestione dei precedenti, vanno capitalizz­ati sull’immobile oppure si può proseguire con la riclassifi­cazione a migliorie?

Nel caso di capitalizz­azione le precedenti riclassifi­cazioni devono essere modificate oppure continuano regolarmen­te l’ammortamen­to?

M.L. - AVELLINO

Per rispondere al lettore si rimanda al contenuto dei documenti OIC 16 e 24. Dalla lettura di tali documenti si ricava che le immobilizz­azioni materiali sono rilevate inizialmen­te al costo di acquisto o di produzione e che eventuali incrementi o decrementi possano intervenir­e solo durante la sua vita utile.

Nel caso posto si tratterebb­e di lavori sull’immobile in parte sostenuti antecedent­emente la cessione e in parte da sostenere successiva­mente.

La parte di lavori da sostenere ed effettuare successiva­mente all’acquisizio­ne del bene potrebbe imputarsi ad incremento del valore del cespite; diverso, invece, il discorso per la parte di lavori che, alla data di cessione, erano già sostenuti ed effettuati: si ritiene corretto, in base all’Oic 24, continuare a indicare separatame­nte in bilancio tali spese, uniformand­o il periodo di ammortamen­to sulla base di quello dell’immobile.

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